Il centro, grazie all’intervento economico straordinario dell’Ambito sociale e dell’Asur, non ha mai interrotto la sua attività ed è rimasto in funzione fino a oggi con nuovi operatori. Il crollo di presenze registrato a seguito degli eventi accaduti ha portato la struttura a lavorare oggi con soli 5 utenti – di cui uno a tempo parziale – a fronte dei 12 iniziali, troppo pochi per consentirne la riapertura a gennaio.
“Siamo alla fine di un percorso molto faticoso e programmato con tanta responsabilità” ha dichiarato il Sindaco di Grottammare, Enrico Piergallini “Nonostante il dramma accaduto a Casa di Alice, sin da subito il comitato dei Sindaci ha avuto la lucidità di tenere aperto a tutti i costi il centro affinché le famiglie avessero un luogo al quale appoggiarsi per prendere con calma le decisioni migliori per i loro figli. Una sorta di corsia di emergenza per consentire un’uscita controllata e più serena per tutti. La rete dei centri diurni del territorio accoglierà gli utenti di Casa di Alice per consentire loro di cominciare una nuova esperienza. Chiude un centro, si chiude una storia – prosegue il Sindaco – magari per aprirne un’altra diversa: siamo già al lavoro per costruire insieme a un’importante realtà sociale di Grottammare un nuovo progetto in un nuovo luogo che richiederà mesi per la sua elaborazione e, speriamo, anche per la sua realizzazione. Se andrà a buon fine, anch’esso sarà un modo per raccogliere l’eredità buona di Casa di Alice”.