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Patriarca Sako: I Musulmani timidi davanti l’orrore del’Isil

Si è svolto a Vienna, il 18 e 19 novembre scorsi, la conferenza internazionale organizzata dal Centro saudita Re Abdullah bin Abdulaziz per il dialogo interreligioso e interculturale (Kaiicid), con la partecipazione di 200 personalità musulmane e cristiane chiamate a confrontarsi sul tema della violenza in nome della religione. Nell‘occasione, il Patriarca caldeo, Louis Raphael I, ha diffuso una lettera aperta “ai fratelli e alle sorelle musulmani di tutto il mondo”, con cui richiama le guide della comunità islamica a assumersi le proprie responsabilità nel contrastare l‘estremismo oscurantista di marca islamista, che rappresenta certo un pericolo mortale per i cristiani del Medio Oriente come anche per gli stessi islamici. A differenza “dei nazisti e di altre ideologie mortali del XX secolo”, i jihadisti dello Stato Islamico dell‘Iraq e del Levante (Isil) compiono i loro crimini barbari “in nome dell‘Islam”. Per questo “appare abbastanza scioccante la latitanza della comunità islamica ufficiale che ha denunciato questi atti solo con dichiarazioni timide e deboli”. Nella lettera, pervenuta all‘Agenzia Fides, il Primate della Chiesa caldea si dice “scioccato” da quelli che “hanno sminuito il grave pericolo rappresentato dallo Stato Islamico” e richiama tutti i musulmani a un “netto cambiamento, perché “è vostra la responsabilità di trovare una risposta”. 

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