X

Il consiglio diocesano di Azione Cattolica si è concesso un week end di spiritualità

Di Rossella di Donato

DIOCESI – Il consiglio diocesano di Azione Cattolica si è concesso un week end di  spiritualità.
L’idea era quella di fermarsi un attimo in ascolto della Parola sollecitati dalla Lettera pastorale del nostro Vescovo Carlo Bresciani.

Venerdì 10 ottobre ci siamo messi in viaggio verso Spello (tutti sull’auto “presidenziale”!!!) visto che la sede scelta per il ritiro è stata Casa San Girolamo (dove “Dio si vede e si sente” come ha detto Gemma, consigliere ACR) un antico convento francescano in cui Carlo Carretto aprì una fraternità, un luogo che accoglie tutti coloro che intendono approfondire e condividere momenti di preghiera, dove “…ognuno porta ciò che ha, il suo carisma, il suo servizio, il canto, la liturgia, la catechesi, l’accoglienza…ma tutti insieme esprimiamo nella condivisione quel che lo Spirito suggerisce dentro…” come diceva lo stesso Carretto.

Ed è ciò che abbiamo fatto: siamo arrivati con la nostra esperienza,ognuno con la sua fatica desiderosi di condividere!

Ad accoglierci sull’uscio,  con un abbraccio, come amici da sempre, il sorriso aperto di Stefano; è lì per noi,  per cucinare, con una gioia contagiosa e tanto amore per il servizio ha lasciato la famiglia a Terni e si è messo a nostra disposizione nel suo week end di riposo. Da guida Michelin i suoi piatti!!!

Dire che sono stati due giorni bellissimi sarebbe banalizzare.

Sono stati due giorni pieni della Grazia di Dio, animati dal suo Santo Spirito.

Insieme a Stefano ad aspettare il nostro arrivo c’era anche don Ugo Ughi.

A lui ci siamo affidati per i nostri momenti di riflessione e con competenza ” ha cucito” l’icona biblica del nostro cammino con le parole che il vescovo Carlo ci ha donato nella sua Lettera e l’Evangelii Gaudium di papa Francesco. Ispirati da loro le parole di don Ugo ci hanno aiutato nella preghiera accarezzandoci il cuore, provocando la mente e aprendoci al confronto.

Don Ugo  ci ha invitati a riflettere sulla “fatica che facciamo ad entrare in una prospettiva missionaria, con sincera e amorosa attenzione verso le nuova situazioni umane, in cui ci troviamo” poiché spesso”… assomigliamo ai discepoli sul monte della trasfigurazione, che vogliono fare delle capanne per restare lassù a godere lo spettacolo”, ma “ Gesù ci insegna che non si puo’ vivere di nostalgie e di propositi soltanto di conservazione o, almeno, di salvezza del salvabile, magari con la comoda ( e falsa ) motivazione di una società  e di un mondo indisposti all’ascolto ,  di  conseguenza, alla conversione”. Così come ha sottolineato anche il Papa nell’Evangelii  Gaudium  quando ci invita a “…non rinchiuderci nelle strutture…nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili,…mentre fuori c’è una moltitudine affamata…” Ed ecco allora che, come il nostro vescovo, don Ugo ci ha sollecitato  a rinnovare la consapevolezza  della missione per “Annunciare Cristo crocifisso” nonostante il vento contrario.

Ci ha aiutato a fare nostri alcuni interrogativi della lettera pastorale  sottolineando come “…San Paolo ricorda che il Signore ci ha arricchiti di tutti i doni necessari per una autentica vita di fede  e per un significativo percorso di santificazione alla quale tutti siamo chiamati…” e che  la carità e’ “ regola suprema di vita cristiana”.

Le lodi, i vespri, l’adorazione e le celebrazione eucaristiche hanno rappresentato il culmine di ogni momento vissuto insieme, dove abbiamo chiesto al Signore di farci “…comprendere la legge dell’amore….quanto ci fa bene amarci gli uni gli altri al di là di tutto!”, a sostenerci  nell’impegno per la costruzione di buone relazioni con tutti in ogni ambito cercando di superare le diversità e le divisioni.

Redazione: