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C.S.I. Una Nuova Stagione Associativa tutta da vivere!

 

Di Antonio Benigni

DIOCESI – Al necessario discernimento circa la condizione attuale del mondo dello sport da parte della parrocchia deve seguire una comprensione più pertinente, a partire dall’intelligenza della fede e da uno sguardo sapienziale dello stesso fenomeno dello sport e di quanto genera negli stili di vita delle persone.
Si tratta dunque di comprendere come la Chiesa intende incontrare il mondo dello sport, conservando la pienezza della sua identità e della sua missione. Infatti l’incontro non riguarda solo la questione del come ospitare lo sport o del come incentivare semplicemente lo sport in parrocchia o l’approntamento di impianti sportivi, concerne invece più profondamente le ragioni motivanti l’impegno stesso della Chiesa nello sport.

Con chiarezza i Vescovi, nella Nota pastorale “Sport e vita cristiana”, scrivono che la finalità specifica per cui la Chiesa si interessa di sport consiste nell’“l’impegno a dare senso, valore e prospettiva alla pratica dello sport come fatto umano, personale e sociale”
Perciò la parrocchia non propone una visione di sport e non fa sport in un ambiente neutrale, ma procura un ambiente vitale, caldo, capace di trasmettere convinzioni e stili di vita.
Se una parrocchia disprezza o marginalizza lo sport significa che non intende essere pienamente in compagnia con l’uomo di oggi.
D’altra parte lo sport è di per sé fantasioso e creativo. Perciò la parrocchia è chiamata ad innestare nel processo di rivitalizzazione della vita comunitaria la proposta sportiva, che abbia il timbro della certezza, della trasparenza degli interessi, dell’apertura verso tutti.
In questa linea di valore lo sport non va considerato come “pretesto” per altro fine. Va promosso invece come vera e propria “via di santità” per l’uomo sportivo. In tal modo si potrà dare esito alla domanda circa l’identità del cristiano nello sport, che cosa significhi essere cristiani nello sport e quale apporto dà la fede all’interpretazione profonda dell’esperienza umana globale nella quale trova posto anche lo sport.

“È bello quando in parrocchia c’è il gruppo sportivo, ma deve essere impostato bene, in modo coerente con la comunità cristiana, se no è meglio che non ci sia! Lo sport nella comunità può essere un ottimo strumento missionario, dove la Chiesa si fa vicina a ogni persona per aiutarla a diventare migliore e ad incontrare Gesù Cristo”. Papa Francesco, Piazza San Pietro 7 giugno 2014.

Con queste motivazioni e linee guida il Centro Sportivo Italiano presenta per questa stagione associativa la proposta sportiva 2014/2015.
Una proposta sportiva rivolta a tutti, nessuno escluso, consapevoli di avere, con lo sport e con il gioco, una delle più grandi opportunità per creare occasioni di incontro e confronto tra diverse realtà, associative e generazionali, ognuna con la propria indiscussa identità e carisma, ma tutte appartenenti allo stesso corpo che è la Chiesa.

Ma per sostenere e promuovere un’organizzazione sportiva capace di incidere sulla qualità della vita fisica, psichica, sociale, emotiva e spirituale delle persone, è necessaria anche una buona formazione, ecco perché, nei prossimi giorni presenteremo per dei percorsi di formazione per Educatori Sportivi in Parrocchia, da realizzarsi nei mesi di Ottobre e Novembre.

Janet Chiappini: