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FOTOGALLERY Festeggiato San Francesco di Paola a Grottammare insieme ai pescatori

Di Mario Vagnoni

GROTTAMMARE – Come è tradizione anche quest’anno in onore a San Francesco di Paola, il martedì dopo Pasqua si è svolta la festa in onore dei pescatori. I festeggiamenti si sono tenuti presso il suggestivo ambiente di casa San Francesco con una buona collaborazione tra le missionarie del Sacro Cuore guidate da Camilla, premurosa che tutto procedesse bene, i marinai, i vari responsabili della parrocchia della Gran Madre di Dio e la Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati.

Abbiamo accolto calorosamente il vescovo Carlo che ha celebrato la messa delle 11.00 insieme al parroco della Gran Madre di Dio don Andrea e al parroco della chiesa della Madonna della Marina don Armando.

Durante l’omelia il vescovo Carlo si è soffermato due parole: conversione e chiamata per nome.

Come Maria Maddalena al sepolcro Gesù chiama per nome ciascuno di noi, a seconda della storia che Egli ci ha preparato, sia come consacrati, sia come sposati o in altre strade di vita che Dio ci propone. Occorre che però nella chiamata ci sia apertura di cuore per capire la Volontà di Dio e compierla. Se abbiamo un cuore chiuso o seguiamo la nostra volontà non potremmo mai essere felici. Solo aprendo il nostro cuore alla Volontà di Dio possiamo realizzaci pienamente come persone e scoprire la Felicità nonostante le prove della vita come Maria Maddalena che ha incontrato il Risorto.

Poi il vescovo Carlo si è soffermato sulla parola conversione. Quando si è chiamati per nome e si ha il cuore aperto a Dio la conseguenza è la conversione cioè cambiamento di mentalità, passare dai nostri pensieri ai pensieri di Dio e dunque cambiano anche i nostri atteggiamenti. Nel momento che si pensa come Dio, si ama come Dio, si esce dal proprio egoismo ci si apre all’ascolto delle esigenze degli altri, aiutandoli concretamente. La preghiera e la frequenza ai sacramenti ci aiutano a progredire in questa conversione e ad avere una vita santa sull’esempio di San Francesco di Paola.

La messa è continuata in un suggestivo paesaggio primaverile, allietata dal canto naturale degli uccellini di casa San Francesco e dal valido canto liturgico della corale della Gran Madre di Dio.

L’assemblea dei fedeli ha vissuto la celebrazione liturgica in un grande raccoglimento.

Durante la preghiera dei fedeli si sono ricordati i marinai defunti e quelli che ogni giorno continuano a lavorare in mare.

Il vescovo Carlo prima della benedizione finale ha recitano la preghiera alla Madonna della Marina protettrice di tutti i marinai.

Dopo la messa c’è stato un ricco pranzo preparato dalla mitica cuoca Aldina ed è stato un bel momento vissuto nella gioia fraterna tra tutti coloro che si sono impegnati con generosità alla buona riuscita di questa festa. Molti sono stati i fedeli che hanno reso omaggio nella chiesetta alla statua di San Francesco di Paola, ho visto anche molti bambini accompagnati da genitori e nonni che hanno pregato il santo protettore dei marinai. Nonostante il tempo incerto con un sole che faceva a nascondino con le nuvole, c’era gente che ha fatto pic-nic, giocato a pallone e si divertiva sul prato di casa San Francesco. I Tipi Loschi hanno animato i giochi, come quello di lanciare con pecisione il ferro di cavallo o come quello di scegliere il numero della cassetta dove si rifugiava il coniglio che è stato l’attrazione dei bambini. Due ricche pesce di Beneficenza sia della Caritas Diocesana, sia della Compagnia dei Tipi Loschi hanno attirato l’attenzione di molti che sono venuti alla festa.

Don Andrea ha celebrato la messa delle 18.00 che si è tenuta in chiesetta a causa della pioggia e poi si è conclusa con la tradizionale benedizione del mare.

Ringraziamo il Signore che ci ha permesso di vivere questo momento comunitario nella gioia con la protezione di San Francesco di Paola e della Madonna della Marina.

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