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Tutti gli eletti dell’assemblea Unitaria di Azione Cattolica

Il Vescovo Carlo e la presidente uscente Monica Vallorani
Antonio Benigni, presidente dell'assemblea.
Teresa Di Buò
Veccia Paola e Palestini Emidio
Veccia paola e Palestini Emidio
Celebrazione Eucaristica
Celebrazione Eucaristica
Celebrazione Eucaristica
Celebrazione Eucaristica
Celebrazione Eucaristica
Celebrazione Eucaristica
Celebrazione Eucaristica
Celebrazione Eucaristica
Pranzo
Pranzo
Presentazione dei candidati settore Adulti
Presentazione dei candidati settore giovani
Presentazione dei candidati settore ragazzi
Candidati eletti

DIOCESI – Si è tenuta ieri, domenica 9 febbraio, presso il Centro Biancazzurro di San Benedetto del Tronto, l’Assemblea Unitaria Elettiva di Azione Cattolica. Dopo l’accoglienza e le Lodi, Il Vescovo Carlo ha parlato all’assemblea: “Voi oggi siete chiamati a riflettere sulla vostra associazione di laici che condividono per scelta e per chiamata la corresponsabilità nella Chiesa. Ciò che specifica la vostra associazione sono proprio le due parole con le quali vi identificate: Azione Cattolica”.

Azione, di che azione si tratta? Ha chiesto Sua Eccellenza. Certamente la vita cristiana senza uno spazio orante e adorante nella contemplazione del mistero di Dio, non potrà mai avere avere quello spessore che rende capaci di un azione illuminata nel mondo di oggi. Il Vescovo ha continuato dicendo che siamo chiamati a quella missione che fa parte dell’essenza stessa della Chiesa: annunciare il Vangelo ad ogni creatura, dimensione missionaria a cui ci chiama insistemente anche Papa Francesco. Il rapporto intimo con Cristo, che è proprio del cristiano, deve essere curato da ogni aderente all’AC, per operare ed agire affinché le forme della vita sociale, nella quale noi siamo, siano plasmate dal vento della carità di Cristo. Bisogna agire perché il Vangelo penetri in noi e nella società attraverso la presenza attiva che ne plasmi le strutture assumendo le nostre specifiche responsabilità laicali nei contesti di vita in cui siamo chiamati a vivere. Riflettere insieme nell’asociazione aiuta e sostiene l’azione del singolo in contesti che spesso non sono facili; non da soli, quindi, ma in associazione con altri, cercando di coinvolgere altri. Ci si forma insieme per agire insieme, potenziando la capacità di incidere con propria testimonianza cristiana. Riflettere insieme alla luce del Vangelo, secondo le proposte della vita associativa, aiuta a comprendere e a giudicare lo spirito del tempo dal quale, altrimenti, rischieremmo di farci assorbire; sollecitandoci insieme è più facile restare svegli. Quindi c’è bisogno di una forte coesione dell’associazione.

Poi c’è il termine Cattolica che oltre a fare riferimento alla Chiesa Cattolica ha anche un significato letterale: universalità, che rimanda alla missione degli uomini  per l’unità del genere umano, all’andare verso coloro che non ne fanno ancora parte. Unità e inclusione, non certamente esclusione. Essere dell’associzaione e nell’associazione, rifuggendo da qualsiasi forma di personalismo, arrivismo, ricerca di affermazione di sé, di potere, di visibilità personale per tendere all’unità interna e includere chi è all’esterno ricercando l’unità secondo le finalità che siamo chiamati a portare avanti superando le divisioni che non rendono mai presente quell’unità della Chiesa per il quale Cristo ha pregato. Quindi l’AC rimanda a quella dimensione missionaria dell’agire del cristiano, che consiste nel rendere presente Gesù nel mondo affinché il mondo creda; andare verso tutti perché in Cristo non c’è più né giudeo né greco, né uomo né donna, né schiavo né libero; è vero che c’è il giudeo e che c’è il greco ma questo non diventa più elemento di divisione e contrapposizione perché siamo uno in Lui. Tutto questo si traduce nell’apertura dei gruppi alle necessità della parrocchia e di tutti coloro che sono presenti sul territorio, significa la capacità di pensare e di attuare azioni che coinvolgono altri, soprattutto i cosidetti lontani, significa una presenza attenta alle istituzioni sociali e civili stimolandole ad una presenza di autentico servizio a coloro che sono più bisognosi. Dobbiamo esserne consapevoli dovete rivendicare il giusto spazio, per questo esercizio di corresponsabilità attenta e attiva di una chiesa che è amante dell’uomo anche così presentiamo il volto di questa chiesa attenta e attiva.

Al termine dell’intervento del Vescovo vi è stato quello di Antonella Monteverde, rappresentante regionale, che nelle parole di Sua Eccellenza ha visto il percorso per l’AC di San Benedetto del Tronto; la Monteverde ha ringraziato tutti coloro che hanno donato all’associazione attenzione, accoglienza e creatività; ha incoraggiato tutti ad essere associati vivi e vivaci affinché la nostra diocesi, all’indomani possa svegliarsi con qualcosa di diverso, di nuovo e, augurando a tutti buona missione, si è raccomandata di tenere d’occhio tutte le iniziative.

La mattinata è proseguita con le relazioni della presidente uscente Monica Vallorani, e dei settori: Di Buò Teresa per gli Adulti, Gabriella Cameli per i Giovani e Veccia Paola e Palestini Emidio per i Ragazzi. A chiudere il tutto La Messa celebrata dal Vescovo Carlo alla quale è seguito il momento conviviale.

Nel pomeriggio, dopo un breve dibattito, vi è stata la presentazione dei candidati: per il settore Adulti si sono presentati Angelozzi Loredana, Benigni Francesca, Di Buò Teresa, Di Donato Rossella, Mancini Sandra, Pignatiello Antonio e Vallorani Monica. Per il settore Giovani Acciarri Simone, Cameli Gabriella, Gasperi Samuel, Laghi Silvia, Sprecace’ Marco e Palestini Francesca.Settore Ragazzi Felici Lorenzo, Gasperi Simone, Spinelli Mariagrazia, Testa Gemma e Veccia Paola.

I risultati delle votazioni sono stati:

Settore Adulti:
Di Donato Rossella 39, Vallorani Monica 27, Mancini Sandra 23, Benigni Francesca 14

Settore Giovani:
Sprecace’ Marco 27, Gasperi Samuel 26, Laghi Silvia 21, Acciarri Simone 19

Settore Ragazzi:
Felici Lorenzo 36, Testa Gemma 31, Veccia Paola 18, Gasperi Simone 14

Janet Chiappini: