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Sabato 25 gennaio si celebra la “Giornata della Memoria” a San Benedetto del Tronto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Com’è ormai tradizione da diversi anni, il Comune di San Benedetto celebrerà il 27 gennaio – Giorno della Memoria come prevede la legge n. 211 del 20 luglio 2000 “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.

Quest’anno l’Amministrazione comunale commemorerà la ricorrenza sabato 25 gennaio presso l’Auditorium comunale “G. Tebaldini”, dove dalle 10 si terrà l’iniziativa “Auschwitz e le deportazioni dall’Italia” organizzata in collaborazione con l’Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche e dell’Età Contemporanea (ISML) di Ascoli Piceno e la sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

Dopo i saluti delle autorità, interverranno due studiosi: Costantino Di Sante, direttore dell’Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro – Urbino e autore del volume “Auschwitz prima di Auschwitz. Massimo Adolfo Vitale e le prime ricerche sugli ebrei deportati dall’Italia” (ed. Ombre corte Verona), e Carlo Saletti dell’Università di Mantova, coautore del volume “Visitare Auschwitz. Guida all’ex campo di concentramento e al sito memoriale”, ed. Marsilio Venezia.

 

Agli studenti i relatori spiegheranno, attraverso la presentazione dei due volumi, cosa si sapeva in Italia di Auschwitz nei primi anni dopo la Liberazione, chi conosceva il funzionamento dei campi di sterminio e che fine avevano fatto gli ebrei deportati dai nazifascisti. Punto di partenza della riflessione, il documento di Massimo Adolfo Vitale che, dopo aver assistito a Varsavia al processo al comandante del campo Rudolf Höss, di quel viaggio in Polonia, avvenuto tra il marzo e l’aprile del 1947, stilò un dettagliato resoconto.

La cerimonia, coordinata da Rita Forlini, responsabile Didattica e Formazione dell’ISML, sarà allietata da intermezzi musicali, lettura di poesie e testi sul tema della “Shoah” curati dagli alunni degli istituti scolastici cittadini.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

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