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Un viaggio fotografico tra le emozioni e le esperienze, a tu per tu con Tiziano Alfonsi

Tiziano Alfonsi davanti ad una delle foto scattate durante i suoi viaggi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Continua la serie di mostre fotografiche organizzate dall’Associazione Artes&Co. Questa volta protagonista dell’esposizione è stato Tiziano Alfonsi un giovane talento di Alba Adriatica che di professione fa l’odontoiatra ma nella vita cattura con la macchinetta fotografica immagini dei luoghi, delle esperienze nei suoi viaggi.

– Parlaci della tua passione per la fotografia.
E’ una passione che ho portato avanti nel tempo e per la quale ho frequentato dei corsi appositi. Ho avuto la fortuna di poter viaggiare molto, fortuna che mi ha dato la possibilità di soddisfare la curiosità e la voglia di viaggiare e fare esperienze delle quali le fotografie rappresentano una testimonianza di un passo importante, un cambiamento che mi ha lasciato diverso da come ero prima.

– Quindi il tuo “fotografare” è strettamente legato all’esperienza dei viaggi, del resto questa mostra si intitola “Viaggiando tra emozioni e realtà”, ed è una raccolta di foto scattate, appunto, durante i tuoi tragitti. Qual’è il legame tra la fotografia e i viaggi?
Partiamo dal fatto che il viaggio, per me, è una scoperta personale, una curiosità che mi spinge a relazionare con altre culture, altre persone, una ricerca della mia identità, un’espansione della mia esperienza. Ogni mio viaggio è legato ad un periodo o evento importante della vita, come un momento di difficoltà nel percorso universitario o la morte di mio nonno. In questi momenti l’idea del viaggio è nata come un fermento interiore, un qualcosa che mi ha spinto ad una messa alla prova e così sono partito per posti come, per esempio, la Sicilia, il Marocco, dove ho viaggiato in motocicletta, o New York dove ho partecipato alla famosa maratona. Ogni viaggio è stato un percorso interiore, un’uscita dai miei limiti che ha rinnovato le mie forze, e le fotografie sono una testimonianza visiva di questi percorsi; di ogni scatto ricordo quello che ho vissuto dieci minuti prima e quello che ho vissuto dieci minuti dopo.

– Di professione sei un odontoiatra, non un fotografo; quanto di professionale c’è nelle tue foto?
Nella mia esperienza, la foto è un fatto naturale. Se fossi un fotografo professionista farei uno scatto finalizzato ad avere una bella foto, ma i miei scatti sono finalizzati a testimoniare dal punto di vista visivo, come dicevo, un percorso interiore nel viaggio; possono piacere o non piacere ma hanno un enorme valore personale.

Janet Chiappini:

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