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GROTTAMMARE – Prosegue la battaglia contro il dilagare del gioco d’azzardo intrapresa dai Comuni della riviera e incentivata dalla cooperativa sociale Ama-Aquilone che più di un anno fa ha aperto nella sua sede di via Pasubio a San Benedetto del Tronto l’ambulatorio per il trattamento del gioco d’azzardo patologico Rien na va plus.

A tale proposito è stato formalmente approvato durante il consiglio comunale di Grottammare, svoltosi nella giornata di venerdì 22 novembre, l’incentivo fiscale rivolto ai locali virtuosi che rinunciano al gioco d’azzardo. Come San Benedetto e Cupra Marittima, anche Grottammare si è impegnata a disincentivare la diffusione del gambling introducendo lo sconto del 30% sulla Tares per tutte le attività di somministazione che hanno deciso di non proporre giochi con vincite in denaro.

«Il gioco d’azzardo è ormai una realtà presente in ogni città – sostiene la dottoressa Paola Modestini, responsabile del servizio della cooperativa sociale onlus Ama-Aquilone – non solo confinata all’interno delle pur numerose sale slot, ricevitorie, tabaccherie e sale scommesse ma ben diffusa nei luoghi del quotidiano, come bar, ristoranti, gelaterie, locali d’intrattenimento e altri ancora. Per questo motivo abbiamo proposto agli enti locali di provvedere all’istituzione di apposite agevolazioni economiche che rendano meno conveniente la pratica del gioco d’azzardo per gli esercenti».

Una necessità condivisa dai tre Comuni e concretizzatasi attraverso lo sconto sulla Tares. «Abbiamo formalizzato un obiettivo che ci eravamo preposti. – hanno dichiarato gli assessori al Commercio e ai Tributi, rispettivamente Lorenzo Rossi e Sandro Rocchi – Ci è sembrato corretto dare un segnale anche a quelle attività che decidono di andare controcorrente e operare con una particolare attenzione all’etica».

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