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Il Piceno sta subendo il più grande taglio sulla sanità, il grido di allarme dei Sindacati

PROVINCIA – Pubblichiamo la lettera pervenuta in redazione dalle Segreterie Territoriali della CGIL e della CISL Funzione Pubblica, congiuntamente all’intera rappresentanza sindacale aziendale dei dipendenti dell’Area Vasta n. 5.
“Nel giudicare del tutto discriminanti le scelte operate dalla Giunta Regionale Marche e dall’ASUR nei confronti del Territorio Piceno che sta subendo le più pesanti conseguenze dei piani di razionalizzazione della sanità regionale culminanti nella chiusura di numerose unità operative ospedaliere e macroscopiche riduzioni delle dotazioni organiche fino a compromettere l’efficienza dello stesso servizio sanitario sul territorio, indicono le prime due sotto indicate iniziative al fine di rendere noti a tutta la collettività i tagli perpetrati dalla Regione Marche e dall’ASUR a danno della cittadinanza picena mentre vengono invece salvaguardate nicchie di privilegi e posti in essere sperperi di pubblico denaro:
a) diffusione, attraverso deposito nelle singole cassette postali, di n. 30.000 volantini per informare i singoli cittadini sul processo di depauperamento dei servizi sanitari attuato dalla Regione Marche e dall’ASUR nei confronti del Territorio Piceno;
b) organizzazione di due specifici presidi davanti alle strutture ospedaliere “C. e G. Mazzoni” di Ascoli Piceno e “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto.

In assenza di forti prese di posizione da parte della Conferenza dei Sindaci e di tangibili risultati finalizzati all’attuazione di un’equilibrata distribuzione delle risorse umane, finanziarie e tecnologiche sul territorio regionale, le scriventi indiranno ulteriori iniziative a sostegno della vertenza territoriale in atto finalizzata alla salvaguardia dei livelli minimi di efficienza del nostro servizio sanitario”.

Redazione: