Di Nicolas Abbrescia

CUPRA MARITTIMA – Sarabanda è stato un quiz musicale che ha allietato per lustri le serate degli italiani che si sono sintonizzati su Italia 1. Nove anni dopo la fortunata trasmissione di Enrico Papi, un quartetto di giovani provenienti dal cuore della marca, hanno presentato presso il Morrison’s pub di Cupra Marittima, all’attenzione degli occhi interessati, sorpresi e incuriositi della stampa locale, la loro originale iniziativa ludica, denominata “SiLaDo, la soluzione”.

I quattro fondatori dell’iniziativa sono: Alessandro Margiotta da Civitanova Marche (MC), Paolo Leopardi da Montegranaro (FM), Luca Donzelli da Lido Di Fermo e Giacomo Forgià da Porto San Giorgio (FM), laureati o laureandi in corsi informatici e ingegneristici.

“Si, La, Do, la soluzione”, non si può definire “il gioco della musica” di Papiana Memoria, bensì un itinerario in cui anche chi dispone di una scarsa cultura musicale può puntare alla vittoria, in una vera e propria marmellata di divertimenti tra i fulminanti flash fotografici al decimo di secondo di “Magic Face” e le difficoltà di “Madre Canto”, in cui nell’affollar delle agorà contemporanee, i nostri connazionali d’origine straniera si cimentano con le più celebri canzoni della loro terra d’adozione, rivisitate nella loro lingua natìa.

I due vincitori di questo itinerario si affronteranno successivamente per il “7×40”, ultimo gioco di un’iniziativa fondata e portata da studenti che oltre a spremere le meningi tra mattoni e manuali si cimentano nella lirica e, ovviamente nel magico mondo dell’informatica. Conosciamo meglio questi nuovi geni della marca, facenti parte dello Staff Orfeo.

Da dove è venuta l’ispirazione di Sarabanda?
Risponde Luca Donzelli: Sarabanda era uno dei programmi più seguiti, abbiamo preso questa ispirazione perché trattava la musica in ogni suo aspetto e di conseguenza abbiamo portato nei vari locali d’Italia questo gioco per far appassionare i concorrenti ancor più alla musica e a questa tipologia di serata.

C’è un gioco tra i tanti che t’ispira in particolare?
Risponde Giacomo Forgià: Tutti i giochi sono belli anche perché non conta la vera cultura musicale; ci sono giochi che tendono a far divertire il pubblico senza richiedere una particolare cultura, uno di questi è “madre canto”, realizzando “raccogliendo” persone e amici di vari paesi, presi durante la spesa o al mercato, facendoli cantare successi italiani nella loro lingua. Penso che sia una cosa carina, rivedendo anche i vari luoghi, ad esempio il mercato di Civitanova Marche. Semplicemente abbiamo pensato a qualcosa d’innovativo e carino.

Come è nata questa iniziativa e quali saranno i traguardi futuri?
Risponde Paolo Leopardi: Siamo partiti da un’idea ed è stato raccolto un team di giovani per sviluppare questo gioco. Ma il gioco è ricco di diversi contenuti e questo ha richiesto l’attività di un team sinergico che collaborasse al fine di ottenerlo. Il team è composto da giovani, una collaborazione che nasce per amicizia. Puntiamo per il momento a far divertire tutti i giovani della regione; infatti, la copertura è stata pensata per prediligere le città universitarie e se va come speriamo vogliamo esportare il gioco anche fuori regione.

Concludiamo dicendo che i ragazzi dell’Orfeo allieteranno fino a metà maggio, i venerdì del locale posto al “km 0” della SP Val Menocchia.

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