DIOCESI – L’equipe diocesana oratori, invita i presbiteri e tutti gli operatori pastorali che operano con i bambini, ragazzi, giovanissimi e giovani delle parrocchie all’incontro che si terrà  Lunedì 4 Febbraio alle ore  20,45 presso le suore Concezioniste di San Benedetto del Tronto, per la presentazione ufficiale del sussidio di Quaresima.

Scopriamo insieme l’importante dell’Oratorio
L’equipe Oratori, referente del progetto regionale, desidera offrire, grazie al contributo di quanti operano nella pastorale dei ragazzi e dei giovani, un sussidio destinato agli educatori delle parrocchie per l’animazione del tempo quaresimale/pasquale.
Si tratta di un lavoro d’equipe, orientato da un sano criterio di sussidiarietà, che povrà consentire a tutte le parrocchie l’utilizzo delle proposte e dei vari percorsi di riflessione.
Nel tempo di avvento, con la lanterna in mano, si è cercato di varcare la porta della fede per incontrare la persona di Gesù.
Ci siamo sentiti amati, perdonati, addirittura serviti dal Signore. Ora nel tempo di quaresima si vorrà riscoprire il rapporto tra fede e carità a cominciare dall’ambiente familiare. La porta come luogo di confine e di intreccio tra interno ed esterno, tra“fuori e“dentro, ci aiuterà a percorrere le stanze delle nostre case e a vivere il dono della fede come espressione di carità verso sé stessi e gli altri.

Cosa dice la legge?
Con la legge 1 agosto 2003 n. 206 e la successiva legge regionale n.31 del 2008, gli oratori sono a pieno titolo fra i soggetti abilitati ad agire nel campo degli interventi di carattere sociale, e in particolar modo nella promozione dei diritti e delle opportunità del mondo dell’infanzia, degli adolescenti e dei giovani.
A conferma, gli orientamenti dei vescovi italiani per il decennio 2010-2020, annunciano che l’espressione tipica dell’ impegno educativo di tante parrocchie, anche in relazione all’ iniziazione cristiana dei ragazzi, è l’ oratorio. Esso manifesta da sempre l’ impegno di accompagnare nella crescita umana e spirituale le nuove generazioni. E’ un luogo in cui i laici possono assumere responsabilità educative. Adattandosi ai diversi contesti, l’oratorio esprime il volto e la passione educativa della comunità, che impegna animatori, catechisti e genitori in un progetto volto a condurre il ragazzo a una sintesi armoniosa tra fede e vita. I suoi strumenti e il suo linguaggio sono quelli dell’esperienza quotidiana dei più giovani: aggregazione, sport, musica, teatro, gioco, studio.

Quale metodologia proporre?
Considerando le innumerevoli difficoltà che si riscontrano nell’educazione e nell’accompagnamento dei giovani e dei ragazzi, sarebbe opportuno attivare sia una fantasia metodologica sia un linguaggio rinnovato. Linguaggio non significa semplicemente utilizzare alcune parole a posto di altre, ma significa soprattutto cultura, relazione( hic et nunc). Lo stesso Gesù diceva cose sempre nuove, mai sentite, adatte ad ogni situazione, mentre i nostri ragazzi ci identificano come quelli che dicono sempre le stesse cose, ponendo pochissima attenzione alle loro conoscenze. Non ha senso impostare una catechesi simile al modello scolastico, ma occorre prevedere itinerari diversificati. Il che vuol dire che non tutti possono essere educati alla fede con lo stesso metodo, ma occorre scoprire strade nuove, sfruttare meglio, per esempio, la loro voglia di fare, che è elemento coagulante. Anche molti contenuti catechistici potrebbero passare attraverso esperienze a loro gradite e coinvolgenti. Non sono sufficienti i libri, le guide innovative, i videoregistratori, i proiettori, i vari cd o slide senza una mentalità rinnovata, senza un nuovo modo di pensare i ragazzi. Sarebbe bello incontrarli liberamente, privi di ogni borsa, bisaccia o zaino carico di preconcetti, giudizi, incomprensioni e quant’altro. Pertanto siano diversificate non solo le proposte per fasce di età, ma anche i linguaggi, i comportamenti, le espressioni, perché ogni Oratorio non disprezzi a priori nulla di quanto è profondamente umano, ma sappia assumerlo, orientarlo e purificarlo con saggezza evangelica secondo la matrice cristiana. Solo progettando un intervento pastorale globale che va dalla pre-adolescenza alla giovinezza, si continuerà ad accogliere e ad entusiasmare, frenando così il tentativo di voler abbandonare la Parrocchia appena ricevuti i Sacramenti. Infine l’oratorio, nel suo essere esperienza fondamentale di chiesa, si senta chiamato a valorizzare la presenza delle associazioni e dei movimenti nelle loro molteplicità di proposte e carismi che trova unità nella celebrazione dell’ Eucarestia.

Come usare il sussidio
Il percorso che si snoda su sette settimane, vuole raggiungere i ragazzi, i giovani, gli educatori, le famiglie, accompagnandoli nella riscoperta della presenza di Gesù in famiglia ed in ogni ambiente della propria casa. Ogni settimana comprende una proposta per educatori e una proposta per ragazzi, l’ascolto e la riflessione sulla Parola di Dio, le indicazioni riguardo la liturgia domenicale, la preghiera e gli impegni da vivere in famiglia. I singoli passi che comporranno la settimana, si distinguono in:
– Obiettivo: cosa si vuole ottenere
– Vangelo
– Lectio
– Magistero
– Impegno
– Preghiera in famiglia
– Animazione della liturgia domenicale
– Catechesi e attività ragazzi 6-11 anni
– Catechesi e attività ragazzi 11-14 anni
– Catechesi per giovanissimi e giovani
-Attività
– Documentario
– Giochi/sport per ragazzi
– Canti
– Approfondimenti

Come tutti gli itinerari, anche questo percorso si configura come un apprendistato della vita cristiana che quindi coinvolge la persona in tutte le sue dimensioni e in modo esperienziale, intrecciando l’ascolto della Parola di Dio, la Catechesi, l’ attività, la testimonianza della carità. Esso è lineare e non ciclico: Gli elementi introdotti seguono una sequenzialità rispetto al tema trattato.

Per informazioni: 0735/581855 orario 10.00 -13.00

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