Un appello per rilanciare il lavoro nel post-pandemia, perché “senza lavoro le famiglie e la società non possono andare avanti”. A rivolgerlo è stato il Papa, al termine dell’Angelus di ieri. “Auspico che, con l’impegno convergente di tutti i responsabili politici ed economici, si rilanci il lavoro”, le parole di Francesco: “Preghiamo per questo che è e sarà un problema del post-pandemia: la povertà, la mancanza di lavoro. E ci vuole tanta solidarietà e tanta creatività per risolvere questo problema”.
Il Papa si è inoltre rivolto “al popolo del Nicaragua che soffre per l’attentato alla cattedrale di Managua, dove è stata molto danneggiata – quasi distrutta – l’immagine tanto venerata di Cristo, che ha accompagnato e sostenuto durante i secoli la vita del popolo fedele. Cari fratelli nicaraguensi, vi sono vicino e prego per voi”.
Infine, il riferimento al “Perdono di Assisi”, il dono spirituale che San Francesco ottenne da Dio per intercessione della Vergine Maria: “Com’è importante rimettere al centro sempre il perdono di Dio, che ‘genera paradiso’ in noi e intorno a noi, questo perdono che viene dal cuore di Dio che è misericordioso!”.

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