“Ogni persona, indipendentemente dalla sua storia, ha il diritto di vivere una vita degna e sana”. E’ il presupposto della dichiarazione congiunta firmata da Papa Francesco con il principe ereditario di Abu Dhabi, lo sceicco Mohamed din Zayed Al Nahyan, e diffusa oggi dalla Sala stampa della Santa Sede, dove le due parti riaffermano la loro “reciproca collaborazione nel miglioramento della salute e del benessere delle comunità che si trovano nel bisogno”. “Il contesto in cui queste patologie spesso sorgono è la povertà e la vulnerabilità sociale dei membri più emarginati della società”, si legge nel documento, in cui si lancia un appello a favore di “rinnovati sforzi – inclusa un’azione politica globale e una volenterosa collaborazione tra la società civile e i singoli Stati, che hanno la responsabilità della salute dei propri cittadini – per promuovere programmi sanitari, sociali ed educativi e sviluppare reti mediche adeguate di prevenzione, diagnosi e trattamento, in modo che nessuno sia lasciato indietro”. I firmatari del documento lanciano inoltre un appello alla comunità internazionale “a collaborare per raggiungere le popolazioni più vulnerabili e a porre l’attenzione sui disastri che colpiscono i popoli più impoveriti”. In particolare, si sottolinea l’esigenza di combattere e mettere fine alle Malattie tropicali dimenticate (NTDs), che pur colpendo milioni di persone “rimangono una priorità secondaria nell’agenda globale”. “Di fronte a queste malattie, che oggi possono essere monitorate, prevenute ed eliminate – la tesi contenuta nel documento –  c’è bisogno di un maggiore sforzo da parte di tutti per coordinare resorse disponibili in modo da trovare adeguate soluzioni”, attraverso “un approccio interdisciplinare, socio-medico e ambientale”.

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