Tutti i vescovi della Conferenza episcopale costaricana (Cecor), in una nota, sostengono la campagna “40 giorni per la vita”, che ha l’obiettivo di unire tutti i credenti nel Signore della Vita nella preghiera affinché l’aborto non sia mai legalizzato in Costa Rica e affinché finisca in tutto il mondo. I vescovi invitano i fedeli a unirsi “attraverso la preghiera e il digiuno, attraverso veglie e diverse attività comunitarie, così da diventare tutti dei veri promotori della cultura della vita nel nostro Paese, dove siamo così assediati in anni recenti da ideologie straniere che minacciano la dignità della vita umana”.
La nota della Cecor prende spunto anche da alcune espressioni di Papa Francesco sull’argomento e prosegue chiedendo al presidente Carlos Alvarado di non firmare la legge sull’aborto terapeutico. Il presidente della Repubblica aveva nei giorni scorsi annunciato di voler firmare la norma entro l’anno. La nota chiede di “difendere coloro che non hanno voce, di gridare per la loro vita”. L’invito ai 40 giorni di preghiera riguarda tutte le diocesi e tutte le singole comunità parrocchiali e, in particolare, “tutti coloro che, convinti di costruire un paese di speranza, rifiutano la cultura della morte”.

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