MARCHE – Per festeggiare i 110 anni del “Seminario Regionale Marchigiano Pio XI”, è stato organizzato per oggi, martedì 11 giugno, presso la sede del Seminario, un convegno per l’incontro degli ex alunni.

Quando all’inizio del 1900 molte delle diocesi italiane, piccole e povere, non riuscivano a garantire una buona formazione del clero, dalla Santa Sede venne l’indirizzo di cominciare a fondare Seminari più grandi che raccogliessero i giovani che sentivano la vocazione al sacerdozio, fin dalla tenera età, perché fossero accolti e sistemati in miglior maniera e potessero ricevere una più adeguata preparazione al ministero che li attendeva.

Non erano tempi di crisi delle vocazioni quelli!
Tutto questo nelle Marche ebbe risonanza maggiore a causa del numero ampio di diocesi allora esistenti, della piccolezza della regione e della inesistenza sul territorio di altri importanti centri di formazione vocazionale. Per molti altri anni ancora, in diverse diocesi della nostra regione, si continuò a tenere in vita l’istituzione dei seminari minori, e in alcune anche il Seminario maggiore continuò in autonomia con la possibilità degli studi filosofici e teologici al proprio interno.

Di fatto nelle Marche Fano inizialmente, divenne la sede del Pontificio Seminario Marchigiano “Pio XI”; lì vissero e crebbero generazioni di sacerdoti soprattutto delle diocesi del nord della regione, con numeri che superavano le trecento presenze e formatori e professori scelti anche fuori regione. Man mano che gli anni passavano, nel dopo guerra e nel dopo Concilio, a Fano cominciarono ad affiliarsi anche le altre diocesi marchigiane che, una ad una, erano costrette a chiudere i loro Seminari diocesani.

Il Pontificio Seminario Regionale Marchigiano “Pio XI”, che dal 1993 ha sede ad Ancona (al centro della Regione) e che attraverso alcune iniziative di comunicazione, come anche gli articoli mensili sui Settimanali diocesani, si è fatto un po’ conoscere in questo anno pastorale che volge al termine.

Generazioni di preti marchigiani, formati nella vita comune e nella fatica del crescere nella fede e nell’umanità, per rispondere al Maestro incontrato che chiama e invita a seguirlo per sempre. Preti che hanno vissuto insieme, e imparato a vivere nella fraternità, sperimentandone tutta la fatica e il valore. Preti che si vogliono bene, si stimano e si sostengono, memori dei lunghi anni condivisi nel cammino della formazione. Preti che si conoscono nei doni e nei limiti e che per questo si valorizzano a vicenda e provano a collaborare nel proprio presbiterio, come anche a livello regionale. Preti che credono nella Chiesa senza aggettivi possessivi e che la servono con dedizione e passione, nel nascondimento, ma anche nelle situazioni di esposizione e di apertura missionaria. Preti che si chiamano per nome, pregano gli uni per gli altri, si cercano e si rispettano, e che grati di ciò che hanno ricevuto non temono di mettersi a servizio di coloro che, udita la chiamata, si affidano alla Chiesa perché li guidi nella verifica della vocazione e nella crescita verso la statura di Cristo sacerdote.

Il programma:
Ore 9.30 Accoglienza
Ore 10.00 Incontro guidato dal Vescovo di Gubbio, Mons. Luciano Paolucci Bedini
Ore 11.30 Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Menichelli
Ore 12.45 Pranzo

 

 

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *