“Segni” è un documentario “il cui sguardo è stato orientato da un giovane, Carlo Acutis, che oltre al pensiero per le cose tipiche del momento che viveva, aveva un amore particolare per l’Eucaristia”. Così mons. Dario Edoardo Viganò, assessore al Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, presentando oggi in Vaticano il film “Segni”, una produzione targata Officina della Comunicazione e Vatican Media. Il documentario, prodotto da Officina della Comunicazione e Vatican Media, oltre al racconto dei miracoli nella prospettiva di chi crede, è un interessante confronto anche con uomini di scienza ed esperti di medicina forense.

Per l’occasione erano presenti anche i genitori di Carlo Acutis, il quale, prima della sua prematura scomparsa, ha realizzato un’accurata ricostruzione della storia dei Miracoli Eucaristici, ispirando una mostra che ha girato i 5 Continenti. Mons. Viganò, sottolineando l’esempio del giovane Acutis, riconosciuto venerabile nel 2018 da Papa Francesco, ha ricordato che l’amore per l’Eucaristia è fondamentale nella vita dell’uomo: “È un’indicazione per i giovani di oggi, perché non si può prescindere dall’Eucaristia. È un momento in cui facciamo esperienza della memoria del futuro, di quando saremo faccia a faccia con il Padre”. Entrando poi nello specifico del film diretto da Matteo Ceccarelli, mons. Viganò ha rimarcato che il documentario affronta un tema presente nella devozione popolare, ma poco esplorato in ambito audiovisivo. “Segni”, infatti, si pone come una delle principali opere sui miracoli eucaristici, raccontando storie di chi crede ma anche lo sguardo della scienza, registrando esperienze tra Italia, Polonia, Messico e Argentina. Non un confronto oppositivo tra scienza e fede, ma un dialogo possibile. “Non c’è ‘l’umiliazione’ della fede da parte della scienza – ha indicato mons. Viganò insieme al cardiologo Franco Serafini -. La scienza compie il suo percorso di indagine accurato senza minare la fede”.

“È una nuova frontiera di indagine che si schiude, quella tra scienza e miracoli eucaristici”. Sono le dichiarazioni del cardiologo bolognese Franco Serafini, esperto della materia.
“Viviamo in un’epoca in cui si studiano i miracoli eucaristici e la medicina forense ci viene in aiuto – ha rimarcato Serafini –. I miracoli eucaristici ci ‘parlano’ perfino con il linguaggio della scienza e della tecnologia. Grazie alla medicina, è infatti possibile cogliere come i miracoli eucaristici ci rivelino tante cose concrete, che edificano la fede. Uno svelare, però, che non è mai troppo, che non inficia mai l’esperienza della fede”.
Dal punto di vista strettamente narrativo, il regista del film “Segni” Matteo Ceccarelli ha sottolineato come questo progetto sia stato “avvincente, snodato su diversi continenti, raccogliendo esperienze vissute in Italia, Polonia, Messico e Argentina”. Un film, ha proseguito Ceccarelli, “che non solo approfondisce l’avvenimento del miracolo eucaristico, ma anche il dopo. È forse quello il miracolo più grande, la testimonianza di fede e di preghiera che converge in quei luoghi. Un segno che dà forza alla fede, al mistero della fede”.

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