Una strategia per “prevenire e combattere il terrorismo, nel rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto” è stata adottata oggi dal Consiglio d’Europa: un pacchetto d’indicazioni che “tiene conto dell’evoluzione della minaccia terroristica e offre ai governi europei strumenti efficaci per rispondere ad essa”, ha affermato il segretario generale Thorbjørn Jagland. La strategia si concentra su tre assi prioritari: la prevenzione, il perseguimento e la protezione. “Prevenire” non è solo impedire attentati ma “lottare contro i fattori che conducono al terrorismo”, come la radicalizzazione, l’istigazione e la propaganda, il reclutamento e la formazione a scopo terroristico. Condividere buone pratiche, definire indicatori per identificare i rischi, sensibilizzare, rafforzare il quadro giuridico per contrastare il finanziamento al terrorismo sono gli elementi chiave. Quanto al “perseguire”, il pilastro è la cooperazione in materia penale, la condivisione e lo scambio di informazioni (inchieste e prove) a livello transnazionale. Per “proteggere” la strategia contempla “buone pratiche per la de-radicalizzazione e reinserimento sociale”, studi sul “rischio rappresentato dai terroristi condannati” e il contrasto alla propaganda terroristica nelle carceri. Nella strategia sono comprese anche iniziative sul “ritorno in Europa di donne e bambini coinvolti in reati di terrorismo” e per l’efficacia delle forze dell’ordine e servizi di emergenza. Il testo integrale è disponibile sul sito del Consiglio d’Europa.

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