MONTEPRANDONE – Quattro pacchi colorati ed animati davanti all’altare con al centro il dono più prezioso: Gesù bambino.
Un percorso iniziato durante l’avvento e conclusosi la notte di Natale con la S.Messa preceduta da una selezione di canti natalizi portati in scena dai genitori e ragazzi del catechismo.
Tanti si sono domandati cosa rappresentassero quei pacchi gioiosi che rallegravano la Sala Giovanni Paolo II.

“E’ la gioia dell’incontro- spiega Don Alfonso – Papa Francesco stesso chiede a noi cristiani di uscire ed essere regalo. Ci chiede di imparare a voler bene a chi è diverso da noi e dare sempre il meglio di noi stessi.

Viviamo in una società multietnica, gente che pensa diversamente da noi, che ha stili, comportamenti e principi diversi dai nostri e tutto ciò non ci deve impedire di voler bene seriamente. L’invito durante l’avvento era stato quello di uscire con fiducia per stare in mezzo alla gente, costruire relazioni positive, uscire dalle nostre case per lodare, ringraziare e benedire , la sintesi dell’essere regalo.

Essere dunque regalo per il prossimo in attesa del Regalo più prezioso, Gesù, la notte di Natale, lodando, ringraziando e benedicendo per ciò che gratuitamente abbiamo ricevuto e gratuitamente siamo chiamati a dare”.

Sabato 30 dicembre alle ore 21, si terrà invece la rappresentazione “La Fabbrica della felicità” a cura dei ragazzi della 3°Media e 1° Superiore della Parrocchia. Un bel dono per l’intera comunità.

Un appuntamento ed un’occasione per ritrovarsi insieme a cui tutti sono invitati a partecipare. (Paola Travaglini)

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