Di Silvio Giampieri

RIPATRANSONE – Domenica 3 settembre resterà viva nel ricordo, come una giornata densa di emozioni, per un gruppo di giovani ora adulti di Ripatransone. Infatti è stata da loro organizzata una gita nel ricordo di don Antonio Fazzini di cui ricorre il 20 settembre il quarantennale dalla scomparsa. Per onorare la sua memoria coloro che lo hanno conosciuto e stimato da giovani per la sua attività pastorale, hanno deciso di tornare nei luoghi dove erano soliti organizzare i campi scuola estivi. Meta di questa giornata è stata Capricchia, frazione di Amatrice. Il gruppo è giunto sul posto in mattinata per partecipare alla celebrazione eucaristica, da loro animata con il canto, cui poi è seguita una breve processione con l’immagine della Vergine Addolorata concomitando in quel giorno la sua festa, per la comunità locale. La comitiva ha potuto in questo modo rivedere gli ambienti ed i paesaggi che hanno ospitato tante esperienze estive che hanno caratterizzato l’adolescenza di ciascuno. Purtroppo oggi quelli che erano i luoghi del cuore della memoria, sono stati sfigurati dai recenti eventi sismici, ma poter ripercorrere quelle strade e vedere quei panorami ha suscitato in ciascuno delle emozioni ancora molto forti. Molto toccante è stato rivedere dopo tanti anni i volti di alcuni abitanti del luogo che a loro volta li hanno riconosciuti. Il ritrovarsi senza magari ricordare bene i nomi o alcune circostanze precise è stato sicuramente molto suggestivo. La comitiva si è successivamente spostata ad Amatrice, che pure è stata un luogo a suo tempo meta di tante escursioni. Qui hanno avuto modo di consumare un pranzo solidale nella nuova “area food” creata di recente per favorire attraverso la ristorazione la ripresa economica nella zona così danneggiata dal sisma. Nel pomeriggio c’è stata anche una gradita sorpresa potendo partecipare ad uno spettacolo in memoria di Lucio Battisti realizzato da un gruppo musicale friulano. Alla regia vi era Mogol in persona, che il gruppo di Ripani ha potuto salutare. Anche questa coincidenza è stata significativa perché proprio le canzoni di Battisti sono state la colonna sonora di quelle estati trascorse in quei luoghi più di 40 anni fa. Questo viaggio fra gli affetti della giovinezza ha permesso ai partecipanti di rientrare nelle proprie case con la gioia nel cuore ricordando, quei momenti dove hanno potuto imparare l’amore per la natura l’affetto per il prossimo e la gioia di stare insieme.

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