Un messaggio di “condanna delle continue violenze in Sud Sudan” e soprattutto dell’offensiva delle forze governative contro le forze di Splm-Io in corso vicino a Pagak” è stato diffuso dall’Unione europea e dalla Troika (Stati Uniti, Regno Unito e Norvegia). Si tratta di una “chiara violazione del cessate-il-fuoco unilaterale dichiarato dal presidente Salva Kiir” nel maggio scorso, e mette in dubbio “l’impegno del governo a raggiungere la pace attraverso il Dialogo Nazionale”, si legge nel testo. L’appello a sospendere i combattimenti si unisce a quello di “permettere la distribuzione degli aiuti umanitari ai bisognosi”. L’Ue e la Troika appoggiano l’Autorità intergovernativa sullo sviluppo (Igad) e il suo progetto di un Forum di altro livello per la rivitalizzazione del processo di pace in Sud Sudan e chiede venga convocato al più presto e comprenda “tutte le principali correnti in conflitto”. Occorre lavorare a un “cessate-il-fuoco e alla ripresa del dialogo politico” che aggiorni accordi e impegni che il conflitto in corso dal 2015 ha reso “obsoleti”. “La proliferazione della violenza, i profughi e l’insicurezza alimentare”, si legge ancora nel messaggio, “rendono ogni discussione su elezioni in un prossimo futuro una inutile distrazione dall’obiettivo principale di raggiungere la pace e la riconciliazione”. “Attendiamo la tempestiva rivitalizzazione di un processo di pace inclusivo e credibile da parte dell’Igad” necessario “affinché la Troika e l’Ue possano impegnare ulteriori risorse nelle istituzioni designate a implementare gli accordi”.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *