Cardinale BaldisseriL’Amoris laetitia ha suscitato immenso interesse nella comunità ecclesiale e nel mondo intero, con un’accoglienza molto positiva e un amplissimo consenso, un vero dono fatto alla Chiesa e all’umanità”.
È quanto dichiara il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, intervistato da L’Osservatore Romano.
L’applicazione del documento pubblicato dal Papa a conclusione del Sinodo sulla famiglia, informa il porporato, “si sta realizzando a diversi livelli”, in primo luogo attraverso “incontri, convegni, seminari per lo studio e per il suo approfondimento in tutto il mondo”. “Molti vescovi – prosegue Baldisseri – hanno incontrato il proprio presbiterio per riflettere in profondità gli argomenti e le tematiche che si ritrovano nelle parole di Papa Francesco. Diversi episcopati hanno dato delle indicazioni concrete circa le modalità di applicazione di ciò che il testo propone, in particolare di quanto viene detto nel capitolo sesto, circa le prospettive pastorali, e nel capitolo ottavo, che riguarda l’accompagnamento, il discernimento e l’integrazione delle persone che vivono in situazioni di fragilità. Sono coinvolte in questo lavoro pastorale famiglie, coppie di sposi, giovani, associazioni, movimenti. Si riscontra una ampia produzione di sussidi e materiale informativo di ogni tipo per facilitare la comprensione e la diffusione del documento”.

In sintesi, nelle diocesi la ricezione dell’Amoris laetitia “è positiva e propositiva e se ne riscontrano già i benefici”. Nelle Chiese locali, in particolare, “si è iniziato a pensare e a programmare itinerari di formazione per la preparazione al matrimonio che vanno al di là degli incontri ‘ufficiali’ previsti per le coppie che decidono di sposarsi; sono stati proposti incontri di accompagnamento per le giovani coppie; ci si è impegnati per coinvolgere sempre più coppie esperte nel compito di avvicinare e accompagnare altre coppie che sperimentano dei momenti di crisi nella loro relazione. In alcune parrocchie sono nati dei gruppi in cui intere famiglie si incontrano periodicamente per pregare insieme, raccontarsi le proprie esperienze, condividere i tanti momenti che sperimentano nella vita quotidiana, confrontarsi sulle difficoltà che vivono per aiutarsi reciprocamente e cercare insieme delle piste di soluzione ai problemi. Certo, siamo solo agli inizi. Il campo delle possibilità circa l’azione pastorale è molto vasto e i nove mesi trascorsi dalla pubblicazione dell’esortazione apostolica sono un tempo troppo breve per individuare e realizzare tutte le potenzialità in essa contenute. Ma in tutti vi è la percezione che è necessario un diverso e rinnovato impegno per sostenere la famiglia nella sua quotidianità; un impegno fatto di accoglienza, vicinanza, accompagnamento, condivisione degli eventi belli e delle fatiche”.

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