Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO  La bella e particolare Chiesa Agreste di Santa Maria in Camurano, sita in aperta campagna a circa due chilometri dal paese, perpetua la tradizione che la vuole al centro di festeggiamenti e di rievocazioni per l’occasione della Natività della Madonna che cade l’8 settembre.

Tutto è iniziato sabato 10 settembre quando, dopo la Santa Messa vespertina celebrata nella Chiesa dei Santi Pietro e Silvestro sita nel pieno centro storico di Montelparo (tutte le altre chiese del paese -San Michele Arcangelo, San Gregorio Magno, Sant’Agostino, Santa Maria Novella- sono infatti state, purtroppo, momentaneamente dichiarate inagibili per le conseguenze del terremoto del 24 agosto scorso), si è snodata una processione, guidata dal Priore-Parroco Agostino Maiolini, partecipata dai fedeli con canti e preghiere fino a raggiungere, dopo quasi due chilometri appunto, e quasi senza accorgersene, la Chiesa di S. Maria in Camurano.  Qui una preghiera sentita e fervente ha concluso le celebrazioni liturgiche.

Nel piazzale situato all’esterno della chiesa intanto si andava preparando quell’iniziativa bellissima e solidale, ideata dai “contradaioli” con il pensiero alla gente dei territori recentemente terremotati. Un nutrito gruppo di volontari preparava una succulenta cena all’aperto con piatto base proprio la specialità di Amatrice: gli “spaghetti all’amatriciana”! L’incasso dell’iniziativa sarebbe poi stato devoluto interamente alle sfortunate popolazioni terremotate! Molta gente, per le motivazioni di solidarietà legate alla cena, è corsa in questa contrada in festa restandovi fino a notte inoltrata!

La contrada, nella mattinata della domenica 11 settembre, è stata risvegliata fin dalle prime ore dall’inconfondibile profumo di pesce fritto che caratterizza questa festa!

Il momento centrale, però, è stato come sempre l’offerta dei prodotti tipici della contrada tramite le caratteristiche “canestrelle” portate devotamente alla Madonna, deponendole ai piedi dell’altare, da bambine e bambini vestiti rigorosamente da “contadinelli d’epoca”: è questa una tradizione centenaria che, in questa maniera, viene perpetuata! E’ stato lo stesso Padre Agostino che ha raggiunto il gruppo festante dei bambini che lo aspettava impazientemente fuori dalla chiesa.
Guidava il gruppo un suonatore d’organetto d’eccezione: il piccolo e bravissimo Giulio Vitali che ha preso, quest’anno, l’impegno che negli anni passati era stato anche del bisnonno Lino Passamonti!

La Santa Messa, come sempre sottolineata dai canti della corale Petrocchini di Montelparo, concludeva una giornata festante e unica nel suo genere.

Prima di congedare i fedeli Padre Agostino, oltre alla sua memorabile omelia, ha voluto ricordare con ammirazione gli iniziatori della festa “dell’era moderna” (da cinquant’anni in qua!) facendo i nomi di Gino Giacomozzi (morto da qualche anno) e di Pierino Tempestilli.
Ha presentato poi il giovane sacerdote che gli era stato al fianco per tutta la cerimonia: Padre Francesco Ka Drim, salvatoriano proveniente nientemeno che dal Vietnam! Egli, come dichiarato da Padre Agostino, sarà ospite della Parrocchia di San Michele Arcangelo di Montelparo!

Mentre all’esterno la sagra del pesce fritto sarebbe imperversato fino al tardo pomeriggio, ci si dava appuntamento, per una nuova edizione della festa, all’anno prossimo.

Arrivederci a settembre 2017!

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