“Ho pensato che magari poteva essere bello anche per altri, e non solo per gli abitanti di Pentling, per così dire andare a Messa la domenica insieme a me e ascoltare il Signore”. È quanto scrive il Papa emerito Benedetto XVI nella prefazione al libro “Le omelie di Pentling”, finora inedite e pubblicate ora in italiano dalla Libreria Editrice Vaticana. Un piccolo regalo di Natale – in distribuzione da domani – che il Papa emerito offre non solo ai suoi concittadini di Pentling, ma a tutti “nella speranza che possa essere di aiuto anche a molti altri per comprendere e vivere la parola del Vangelo”, annota ancora Benedetto XVI nella prefazione. “Parliamo di noi: noi cristiani di oggi non siamo forse tutti, almeno qui in Europa centrale, come quei contemporanei di Gesù – si domandava il cardinale Ratzinger in un’omelia pronunciata nell’agosto 1986 –? Non c’è forse in noi una sicurezza di sé che è insieme indifferenza e scontentezza? Non c’è forse una scontentezza, un malanimo nella fede, una acrimonia nella Chiesa che più nulla hanno a che fare con la vicinanza di Gesù? E non è che ci sentiamo troppo sicuri?”. “Emerge in questi testi in modo cristallino – scrive in una nota introduttiva il direttore della Lev, don Giuseppe Costa – quello che è uno dei tratti fondamentali dei testi di Ratzinger, una delle chiavi del suo successo come autore: la capacità di dischiudere immediatamente ai ‘piccoli’ il significato delle Scritture, la sua capacità di tradurre nei termini del nostro mondo di oggi il loro messaggio”.

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