GalantinoIndicare “percorsi capaci di convertire forme di umanesimo negato in esperienze di umanesimo riuscito, partendo dallo sguardo fissato su Cristo ‘uomo nuovo’”.
Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, sintetizza in questi termini l’obiettivo del quinto Convegno ecclesiale della Chiesa italiana (Firenze 9 – 11 novembre) sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Intervenuto ieri al convegno annuale 2015 organizzato ad Ariccia (Roma) dall’Unione apostolica del clero-federazione italiana, “Pastori di una Chiesa ‘col’ mondo”. Rileggiamo la Gaudium et spes alla luce della Evangelii Gaudium” (fino al 28 ottobre), monsignor Galantino ha osservato che all’uomo “vitruviano” di Leonardo la Chiesa oppone “l’uomo della Sindone” che non ha forme perfette eppure “riflette la pienezza dell’amore”. “Da questa pienezza – le parole del segretario Cei – si potrà attingere la proposta di un nuovo umanesimo, verso il quale ci sentiamo chiamati a muoverci sollecitamente, secondo le cinque vie che Papa Francesco ci ha indicato nell’Evangelii gaudium e che la Traccia di preparazione al V Convegno ecclesiale ripropone”: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.

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