Lourdes30Di Lara Facchini

DIOCESI – Tutti parlano dell’Expo, chiunque ci è stato ha dato il suo parere e ha esternato le sue sensazioni, ma per noi de L’Ancora lo fa una persona speciale, Carlo Galieni, un ragazzo non vedente molto conosciuto nell’ambiente dell’Unitalsi di San Benedetto del Tronto per i vari pellegrinaggi a cui ha preso parte. Venerdì 23 ottobre è partito con l’autobus della sezione Marchigiana al Pellegrinaggio Nazionale.

Carlo raccontaci il tuo Expo: «Non ho visitato internamente i padiglioni, ma sono andato ad un convegno della Fondazione Bocelli che mi interessava molto da vicino, perché sono non vedente. Ci è stato illustrato uno strumento per la mobilità del non vedente, che è in fase di progettazione in America, all’Università di Boston. Nel pomeriggio mi hanno anche fatto provare questi due prototipi di strumento. C’è stato poi il momento con tutta l’Unitalsi a cui ha partecipato Andrea Bocelli che mi è piaciuto tantissimo» .

Che Expo ti eri immaginato?
«Io pensavo che all’Expo si potesse assaggiare, mangiare le tipicità dei vari Paesi partecipanti. Sapevo che negli stand c’era molta fila, però sono rimasto soddisfatti di aver partecipato al convegno in cui c’erano degli illustri scienziati americani e potevo ascoltare la loro illustrazione con la traduzione simultanea».

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