Papa Benedetto e Papa FrancescoDi Luca Marcolivio da Zenit

I “giornalisti” che criticano papa Francesco, contrapponendolo in negativo al predecessore Benedetto XVI, dimostrano un comportamento “sciocco e irresponsabile”. Lo ha dichiarato monsignor Georg Gainswein, segretario del pontefice emerito, ed attuale prefetto della Casa Pontificia, in un’intervista al settimanale tedesco Christ & Welt.

A quasi due anni dalle dimissioni di papa Ratzinger e dall’elezione del suo successore argentino, Gaiswein si è soffermato su alcuni aspetti dell’attuale pontificato, per certi versi in ‘discontinuità’ rispetto al precedente, quantomeno sul piano formale.

Il Prefetto della Casa Pontificia ha avuto tuttavia parole elogiative per Bergoglio, dichiarando di aver apprezzato in particolare il discorso sulle “quindici malattie” della Curia Romana, da lui definito “interessante” ed “emozionante”.

“Normalmente, il Papa utilizza l’udienza di Natale per guardare all’ultimo anno di attività e dare uno sguardo al prossimo. Questa volta è stato diverso. Francesco ha preferito, rivolgendosi a vescovi e cardinali, mettere uno specchio davanti agli occhi della loro coscienza”, ha commentato monsignor Gainswein, secondo il quale, tuttavia, l’impressione di “una crepa tra il Papa e la Curia” è “ingannevole, perché non coincide con la realtà”.

Le scelte innovative di Francesco in merito alla gestione della Curia, l’austerità, il suo “alto grado di flessibilità” sono ormai diventati “normalità quotidiana” e lo confermano “uomo di straordinaria creatività e con lo swing dell’America Latina”.

Il Prefetto della Casa Pontificia definisce “aggressivo” il rapporto di papa Bergoglio con i media, da lui usati “in modo intenso e diretto”. Quanto agli equivoci e ai malintesi che talora si sono creati, in special modo in alcune interviste e conferenze stampa del Santo Padre, Gainswein ha affermato che “le correzioni sono necessarie se alcune dichiarazioni portano a malintesi e hanno echi in certi siti”.

Il segretario di papa Ratzinger ha inoltre dichiarato di non condividere il pensiero di chi sostiene la maggiore attenzione di Bergoglio alla “cura dottrinale”, piuttosto che alla “dottrina”.

In particolare in merito al tema dei divorziati risposati, Gainswein afferma: “Non conosco dichiarazioni dottrinali di Francesco che siano contrarie a quelle del suo predecessore. Questo sarebbe assurdo”.

Non esistono poi, secondo il presule, “circoli tradizionalisti” che riconoscono Benedetto XVI come “antipapa”, ad eccezione dei “rappresentanti dell’Alleanza teologica” e di “alcuni giornalisti”.

“Parlare di un antipapa è semplicemente sciocco, e allo stesso tempo irresponsabile. Va nella direzione di provocare un incendio nel dibattito teologico”, ha dichiarato il Prefetto della Casa Pontificia.

A seguito della sua decisione di rinunciare al Pontificato, Benedetto XVI è “in pace e convinto che quella fu la decisione corretta e necessaria”, oltre che “sofferta e presa con coscienza, tra un uomo e Dio”.

Il fatto della rinuncia “non è stato facile accettarlo”, ha detto monsignor Gainswein. “Ho dovuto lottare per andare avanti. La lotta è ora più facile”, ha aggiunto.

“Il giorno della sua elezione come Papa, ho promesso che lo avrei aiutato in vita e in morte. Non avevo tenuto in considerazione che avrebbe potuto rinunciare. Ma la promessa è salda e ancora valida”, ha poi concluso il segretario del Pontefice emerito.

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