mafia“Chiedere scusa ai poveri e ai rom per i fondi sperperati a loro danno, anziché essere stati utilizzati per la soluzione dei loro bisogni”: lo ha affermato oggi a Roma il presidente della Comunità di S.Egidio, Marco Impagliazzo, facendo riferimento all’inchiesta “Mafia capitale”, durante la presentazione della guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi” per i poveri e senza dimora della capitale. Impagliazzo ha fatto notare che “finora nessuno in città ha chiesto scusa”, al contrario, “negli ultimi anni si è verificata una criminalizzazione dei poveri, per cui la povertà è equiparata al degrado”. “I fondi per migliorare la vita dei rom c’erano ma non sono andati a buon fine, anzi abbiamo assistito negli anni della giunta Alemanno a sgomberi lesivi della dignità delle persone, come abbiamo più volte denunciato.
Questo è un macigno che pesa sulla vita della città”. Come già annunciato nei giorni scorsi dal fondatore di S.Egidio, Andrea Riccardi, in un editoriale su “Avvenire”, la Comunità torna oggi a chiedere una “Costituente” per “discutere dei problemi di Roma e delle periferie, dove vive l’80% dei cittadini romani”. Una necessità resa ancora più urgente oggi “dalla presenza di Papa Francesco che ci chiede di andare nelle periferie e stare con i poveri”: “Dobbiamo smetterla di difenderci dai poveri – ha affermato Impagliazzo – ma cominciare a difendere seriamente i poveri”.

 

“Nelle stazioni di Roma si stanno creando dei problemi inutili a chi vuole aiutare gratuitamente i poveri e senza dimora. Siamo invitati a non farlo”: è la denuncia lanciata oggi da Impagliazzo, che ha raccontato come, di recente, siano in vigore “nuove disposizioni delle Ferrovie dello Stato, supportate dalle forze dell’ordine, che tendono a impedire la distribuzione di cibo, vestiario e sacchi a pelo ai senza dimora che sostano nei piazzali antistanti alle stazioni, perché dicono che crea degrado”. “Oggi abbiamo molte più difficoltà, rispetto al passato – ha precisato -, e per noi questo è un punto critico soprattutto in vista del Natale e dell’emergenza freddo”. Con altre parrocchie e associazioni che operano in quest’ambito, “abbiamo chiesto un incontro per ripristinare un clima di serenità ma ancora non abbiamo ricevuto risposte”. Secondo la guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi” presentata ieri, a Roma sono 7.800 le persone senza dimora, di cui 4.500 non trovano riparo o dormono in alloggi di fortuna.

 

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