Papa Francesco

“Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento!”.
Lo ha detto il Papa, che prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana che come di consueto concludono l’udienza ha rivolto un appello affinché a Gerusalemme e in Terra Santa “si ponga fine alla spirale di odio e di violenza e si prendano decisioni coraggiose per la riconciliazione e la pace”. “Seguo con preoccupazione l’allarmante aumento della tensione a Gerusalemme e in altre zone della Terra Santa, con episodi inaccettabili di violenza che non risparmiano neanche i luoghi di culto”, le parole di Francesco. “Assicuro una particolare preghiera per tutte le vittime di tale drammatica situazione e per quanti più ne soffrono le conseguenze”. “Dal profondo del cuore – l’appello del Papa – rivolgo alle parti implicate un appello affinché si ponga fine alla spirale di odio e di violenza e si prendano decisioni coraggiose per la riconciliazione e la pace. Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento!”. Poi il Papa ha ricordato che il 21 novembre si celebra la Giornata “pro Orantibus”, dedicata alle comunità religiose di clausura. “È un’occasione opportuna per ringraziare il Signore del dono di tante persone che, nei monasteri e negli eremi, si dedicano a Dio nella preghiera e nel silenzio operoso”, ha detto il Papa, ringraziando “per le testimonianze di vita claustrale”.

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