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Di Fernando Ciarrocchi

MONTEPRANDONE – L’albo delle personalità ecclesiastiche che nel corso degli anni hanno partecipato alla storica processione del Cristo Morto, quest’anno annovererà la presenza del nuovo Vescovo diocesano, mons. Carlo Bresciani.

Ad onor del vero ricordiamo che S. Eccellenza , mons. Bresciani, ha già reso omaggio alla terra monteprandonese, visitando in primis il Santuario di San Giacomo della Marca, dove lo scorso 16 marzo ha presieduto la Santa Messa al cospetto delle venerate e incorrotte spoglie mortali del nostro concittadino più autorevole che risponde al nome dell’amato San Giacomo della Marca.

A distanza di poco più di un mese il nostro Vescovo torna in terra monteprandonese per l’avvenimento clou dell’anno liturgico: la storica e civica processione del Cristo Morto che dal 1859, ininterrottamente, ogni anno, la sera del Venerdì Santo, ripercorre le caratteristiche rue dell’incassato medioevale dove hanno sede i musei dei codici di San Giacomo della Marca, di arte sacra, la casa natale di San Giacomo e l’imponente chiesa parrocchiale di S. Nicolò.

La storica processione ha nella splendida bara l’elemento artistico di maggior pregio con al suo interno la bellissima statua lignea del Cristo Morto realizzata dall’artista Emidio Paci.

L’ebanista Sante Morelli, incaricato nel 1847 dalla Confraternita della Pietà e della Morte, costruì la splendida bara a misura delle rue paesane.

Nel 1851 Tito Boccachiodi provvide all’indoratura e nel 1855 con il velluto, le stoffe, le frange e d’argento, i cuscini e i fiocchi si completò l’ornamento della stupenda bara.

Ha un peso di 400 chili e come tradizione consolidata vuole durante il percorso è portata a spalle da di diverse squadre di portatori che si alternano di tratto in tratto.

Il corteo processionale consta di oltre 300 presenze: tutto il paese è coinvolto in una reale atmosfera medioevale resa ancor più suggestiva dall’illuminazione naturale delle fiaccole poste nelle rue medioevali interessate dal passaggio del corteo.

Un evento storico-civile e soprattutto religioso che vede la presenza di migliaia e migliaia di fedeli provenienti anche dai paesi limitrofi.

Il corteo processionale ha anche la partecipazione ufficiale dell’Amministrazione Comunale con il suo Gonfalone e il Sindaco, insieme alle altre autorità civili e militari.

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