(Foto Cts)

“Ambasciatore della Terra Santa presso le Chiese locali; interprete, promotore e annunciatore della missione dei Luoghi Santi; compagno e guida spirituale dei pellegrini; ponte vivo tra la Custodia e il suo territorio; sostenitore delle Pietre Vive, cioè delle comunità cristiane che ancora oggi testimoniano la fede nei luoghi della Redenzione”. È questo l’identikit del Commissario di Terra Santa tracciato dal Custode di Terra Santa fra Francesco Ielpo, al termine del V Congresso Internazionale dei Commissari di Terra Santa “Ambasciatori di pace. Ascoltare, annunciare, sostenere la Terra Santa”, svoltosi a Gerusalemme, cui hanno partecipato 75 frati provenienti da 38 Paesi. Una missione, ha sottolineato il Custode, che “esige competenza, spirito fraterno, capacità di ascolto, equilibrio, pazienza e un cuore radicato nel Vangelo”. Nella sua relazione finale padre Ielpo ha lasciato alcuni mandati: il primo, “trovare tempo per venire e sostare in Terra Santa: vivere periodi di fraternità nella Custodia, incontrare i frati, visitare le comunità locali” con la Custodia che, dal canto suo, “si impegna a promuovere corsi di aggiornamento spirituale e pastorale per guide e accompagnatori di pellegrinaggi in varie lingue”. Poi “Testimoniare e proclamare”: “Il pellegrinaggio – per il Custode – non è turismo religioso, ma un cammino spirituale e ecclesiale che tocca la mente, il cuore e lo spirito. Dopo l’ultimo conflitto dobbiamo riconoscere che la Terra Santa è cambiata, noi siamo cambiati e anche i pellegrini sono cambiati. Siamo chiamati ad aiutare le persone a non schierarsi, a non semplificare, a non alimentare ostilità. Questo è un punto cruciale del nostro ministero: non presentare nemici, ma offrire uno sguardo evangelico, capace di accogliere e comprendere la complessità della Terra Santa”. Altro mandato è relativo alla solidarietà, quindi “prestare particolare attenzione alla Colletta del Venerdì Santo, promuovendola e rendicontandola con cura e trasparenza”. Riguardo l’ascolto delle ‘pietre vive’, le comunità locali, padre Ielpo invita a “favorire la comunione e la collaborazione tra i Commissariati di una stessa regione geografica” annunciando, per i prossimi anni, dei “convegni regionali in vari continenti per sostenere e rafforzare i Commissariati” a partire dall’Estremo Oriente e dall’Asia, poi dall’Africa e successivamente dalle altre regioni del mondo. Concludendo la sua relazione, il Custode ha ribadito: “Rinnoviamo il nostro impegno a essere: ambasciatori di pace; servitori della comunione; custodi della speranza; annunciatori del Vangelo della Risurrezione. Ripartiamo da Gerusalemme forti della certezza che non siamo soli: Cristo Risorto ci precede, ci accompagna e ci dona la forza per camminare e per servire. Continuiamo ad ascoltare, annunciare e sostenere la Terra Santa, perché ciò che qui è nato – il Vangelo della vita – continui a illuminare ogni popolo e ogni nazione”.

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