“Di tale pace, di tale riconciliazione e di questo perdono abbiamo bisogno oggi più che mai, in questo nostro mondo lacerato da conflitti e da guerre”. È il forte appello contenuto nella Lettera inviata dal ministro generale, fr. Massimo Fusarelli, e dal Definitorio generale dell’Ordine dei frati minori in occasione della Solennità di san Francesco 2025. Nel cuore dell’VIII centenario del Cantico e in cammino verso il centenario della Pasqua del Santo, la Lettera invita a seguire il suo esempio, ricordando che “il perdono è possibile per amore di Dio (‘per lo tuo amore’)… e l’infermità e la tribolazione possono essere ‘sostenute in pace’ solo guardando con fede e speranza all’Altissimo e alla sua corona”. Nella vita di san Francesco, affermano i frati, tutto è dono: “Questa convinzione che da Dio, il grande Donatore, ci viene ogni bene è la chiave di lettura per capire il Cantico”.

Anche la morte viene letta come restituzione: “Tutte le sue esperienze, amare e dolci… lo hanno preparato a questa suprema restituzione della propria vita a Dio”. L’invito rivolto a tutti è quello della fedeltà alla vocazione ricevuta: “Continuiamo ad essere fedeli al dono ricevuto quel giorno, per gustare quella vita che ci è stata promessa… rendendola, con san Francesco, un cantico di lode a Dio”. La Lettera è datata Roma, 17 settembre 2025, festa dell’Impressione delle Stimmate.

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