Intervista a Giada Di Pietro: “La mia ginnastica, tra sacrifici e il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con un punteggio straordinario che le ha permesso di conquistare l’All-Around e salire sul podio alle Parallele, Giada Di Pietro si conferma una promessa della ginnastica artistica italiana.

In questa intervista, ci parla della sua rinascita sportiva dopo un infortunio, della dedizione quotidiana in palestra e dei sogni che coltiva per il futuro. Un’occasione per conoscere da vicino una giovane atleta capace di affrontare le sfide con grinta e passione.

Cosa ha provato nel tornare in gara e vincere l’All-Around con un punteggio così alto?

Dopo un periodo di duro lavoro, sacrificio e, soprattutto, dedizione, sono riuscita a raggiungere uno dei miei obiettivi. Dopo l’infortunio non è stato semplice recuperare tutto il lavoro fatto in precedenza.

Il terzo posto alle Parallele arricchisce ulteriormente la sua prestazione. È un attrezzo che predilige o che le ha richiesto più lavoro?

La parallela è l’attrezzo che prediligo e devo dire che questo terzo posto in questa specialità indica che il tempo impiegato nell’allenamento e la fatica sono state ben ripagate.

Ci racconta qualcosa della sua preparazione: quanto tempo dedica agli allenamenti durante la settimana? 


Mi alleno circa trenta ore a settimana: tre giorni con doppio allenamento e gli altri tre con un allenamento singolo. La settimana prima della gara aumento il numero di esercizi, mentre nella settimana di gara si lavora sulla pulizia degli esercizi.

Con quale società si allena e dove?

Mi alleno presso la Tensostruttura di San Benedetto del Tronto con la mia società, la World Sporting Academy.

Che ruolo ha avuto la sua società in questo percorso? C’è qualcuno in particolare che desidera ringraziare?

Sono molto grata alla mia società per avermi dato la possibilità di crescere e migliorare le mie capacità, a partire dalla mia allenatrice Elena Konyukhova, al mio preparatore fisico Jean Carlo Mattoni, fino a tutte le mie compagne di allenamento.

Quale scuola frequenta e come riesce a conciliare lo studio con l’attività sportiva?

Ho appena terminato la terza media presso l’Accademia Risorgimento e continuerò il mio percorso di studi in questa scuola, che mi permette di frequentare anche le lezioni pomeridiane. Nonostante le tante ore di allenamento, cerco comunque di rimanere al passo con i miei compagni, studiando nelle ore serali.

Ci sono atlete, italiane o internazionali, che ammira e a cui si ispira?

La ginnastica italiana è ricca di atlete che ammiro, ma la mia ginnasta preferita è la brasiliana Rebeca Andrade, vice campionessa olimpica all-around.

Quali sono i suoi prossimi obiettivi sportivi? Sta già preparando nuove gare per la prossima stagione?

A breve parteciperò al campionato Iberdrola spagnolo, dove cercherò di dare il massimo per portare a termine una gara pulita. Mi allenerò duramente per cercare di partecipare ai prossimi Mondiali Junior, che si terranno nelle Filippine a novembre. Inoltre, prenderò parte anche al campionato di Serie A2 a squadre, che abbiamo riconquistato dopo due anni in Serie B, previsto per i primi mesi del 2026.

Sogna un giorno di far parte della Nazionale italiana o di competere a livello internazionale?

Da gennaio faccio parte della squadra nazionale junior e ho già partecipato a diverse gare internazionali, tra cui Combs-la-Ville con la squadra nazionale Allieve dove ho vinto la medaglia d’oro nell’All-Around: somma dei punteggi sui quattro attrezzi. Il mio sogno è partecipare alle Olimpiadi del 2028 a Los Angeles.

Fuori dalla palestra come ama trascorrere il suo tempo libero?

Nel tempo libero amo preparare dolci, uscire con gli amici e andare al centro commerciale.

Se dovesse dare un consiglio a una bambina che sogna di diventare ginnasta, cosa le direbbe?

Sicuramente le direi che la passione e l’impegno nello sport sono fondamentali, ma soprattutto è importante viverlo con il sorriso, anche nei momenti di difficoltà. Le consiglierei di essere sempre se stessa e di avere il coraggio di non mollare mai.

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