L’arcivescovo emerito di Bamberga, mons. Ludwig Schick, ha tenuto una conferenza sul tema “Grandi spazi – chiese vuote – celebrazioni vivaci” all’incontro annuale della Società liturgica di Klosterneuburg, in Austria, chiedendo molta immaginazione nell’utilizzo delle chiese, affinché ne vengano preservate il maggior numero possibile. Schick ha affermato: “Abbiamo bisogno delle chiese per celebrare i servizi e per preservare e diffondere la nostra cultura cristiana, che non dobbiamo perdere. Le chiese sono di importanza indispensabile per questo”. Tuttavia, oggi non si può negare che in Germania e in Austria gli spazi delle chiese sono spesso troppo grandi per le funzioni religiose e le chiese sono sempre più vuote. Bisogna quindi aprire un dibattito sull’”uso delle chiese”, ma, secondo Schick, “prima di parlare dell’uso delle chiese, dobbiamo parlare del valore delle chiese per il culto, la fede e la trasmissione della fede e della cultura cristiana” e “dell’importanza delle chiese per il silenzio e la riflessione, come luoghi di resilienza e di equilibrio mentale nei nostri tempi frenetici e stressanti”, ma questo per il presule avviene molto raramente. Le chiese furono costruite per il culto, per il silenzio e la riflessione e come testimonianza della glorificazione di Dio e di Gesù Cristo e hanno sempre servito – ha affermato – per evangelizzare. “Dovrebbero essere segnali stradali che indicano la via verso Dio, in mezzo a noi e per noi, e verso Gesù Cristo”, ha affermato Schick, che ha ricordato che la maggior parte delle chiese non può essere abbandonata perché sono edifici tutelati, e quindi la questione diventa come possano essere utilizzati per altri scopi.




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