“Non è possibile separare la propria salvezza dalla ricerca di quella degli altri. Di fronte a tanta terribile sofferenza del mondo, alle guerre e alla povertà, al ripiegamento individualistico, sentiamo il motivo del mandato missionario, la sua necessità e urgenza”.
Lo ha affermato il card. Matteo Zuppi, aprendo i lavori del Consiglio permanente della Cei. “È il nostro oggi! È la ragione del nostro Cammino sinodale!”, ha sottolineato, invitando a “far circolare, nei modi opportuni e possibili, sempre con tanta umanità e amabilità, senza proselitismo, il messaggio cristiano nell’umano discorso tra tutti”. “Questo interpella soprattutto i laici nella vita quotidiana, nell’amicizia con ognuno, nel relazionarsi quotidiano”, ha proseguito il cardinale, evidenziando che “coinvolge la Chiesa a intervenire nelle diverse occasioni di dibattito e di incontro. Tanta gente che cerca senso e risposte – una realtà grande che non va sottovalutata – ha bisogno di trovare interlocutori. E questi sono i laici nella vita quotidiana. È il loro grande compito. Il discorso di fede circola tra le parole e gli incontri della vita quotidiana”.




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