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Un viaggio tra le ferite dell’umanità e un augurio di pace: la nuova poesia inedita di Rossella Frollà

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pubblichiamo con piacere la poesia inedita “Un saluto di pace” di Rossella Frollà, celebre poetessa sambenedettese pluripremiata che, con versi intrisi di lirismo e una sensibilità acuta, esplora le profondità dell’animo umano, tessendo immagini potenti che risuonano con l’eco della vita quotidiana, offrendo uno sguardo unico sulla bellezza e sulle fragilità del nostro tempo.

In questo carme, in particolare, l’artista evoca la festività del Natale, pensando a chi non ha pane, a chi non ha pace, a chi non ha voce. Versi intensi che richiamano alle ferite dell’umanità, auspicando il dono della pace in ogni angolo della terra e nel cuore di ogni uomo.

Cade con le lacrime una pioggia augurale,
semi di fame e di freddo, di sete d’amore
in via di scomparire.
Così questo inverno in cui il bambino
compie gli anni,
la pioggia continua tra varchi illusori
pozzanghere lucenti.
Non scolano i muri e non si asciugano di bianco.
Fuggono i passeri dagli squarci delle tende.
I cuori in casa,
fuori la scia della lumaca riluce
i sentimenti di un mondo brunito
che nei quattro punti cardinali
è ancora rotto di ferite.
Noi siamo chiusi, lontani dai lampi
in quel covo familiare silenzioso
fino a tardi.
Se tu con la manina celeste puoi dare
un brivido alle mie ossa, alla terra senza foglie …
E il vento e l’acqua senza fine in questo
giorno d’inverno,
possano lustrare le bacche del viburno
perché
sia mensa del passero e i suoi figli,
e sia
per chi ha paura di questo mondo senza voce
un saluto di pace.

Rossella Frollà nasce a San Benedetto del Tronto, dove vive. Laureata presso l’Università Carlo Bo di Urbino ed animata da grande curiosità intellettuale, vive molteplici esperienze lavorative giovanili nel settore della ricerca sociale e della comunicazione, prima di approdare alla critica letteraria e alla poesia.

Nel 2012 pubblica con Interlinea “Il Segno della parola, Poeti italiani Contemporanei” e si afferma come nome nuovo nel panorama della critica letteraria. Nello stesso anno, mentre offre l’assistentato volontario alla Facoltà di Sociologia nel corso di Sociologia della Letteratura dell’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino, riceve il Premio “Alpi Apuane per la Poesia Inedita.

Nel 2015 pubblica con Interlinea la sua prima opera poetica “Violaine, che raccoglie il consenso unanime della critica letteraria italiana, e nel 2017 esce, sempre da Interlinea, Eleanor – Non fummo mai innocenti. Dalla Bosnia alla Siria“.

Nel 2024 pubblica il poema “L’amico sconosciuto. Biografia dell’amore”, in cui, attraverso vicende familiari, racconta l’amore, quello vero, che si emancipa da ogni limite, da ogni diminuzione e anche dalla morte.

Oggi la poetessa Rossella Frollà fa della poesia la sua nuova frontiera di impegno umano e culturale.  Nell’anno in corso, 2025, dà alla stampe “Rose – All’ultimo chiaro“,  una raccolta di poesie in cui, attraverso gli elementi più fragili della natura come le foglie, le rose, «la viola di Gennaio nata sola», racconta la fragilità umana,  che è una delle radici ontologiche della vita e che, grazie al tramite della natura, ci permette di riconnetterci a noi stessi e al luogo «in cui si trova quella luce altra, vivida e umanissima che ogni volta si riconquista e non si perde mai veramente».

 

Carletta Di Blasio: