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VIDEO “La vita è grandiosa”: gli auguri con gli occhi, che tutti dovremmo leggere, di Marco Mariani

DIOCESI – “Mentre un’economia distorta induce a trattare gli uomini come merce, Dio si fa simile a noi, rivelando l’infinita dignità di ogni persona”.

Ha detto così papa Leone XIV ieri sera, 24 Dicembre 2025, alla Vigilia di Natale, durante la Celebrazione in San Pietro.

È con questo spirito che, in questi giorni di festa, vogliamo dare voce a chi spesso voce non ha.

Dopo aver pubblicato la lettera di Patrizia e Massimo, due genitori in cerca di una  struttura accogliente ed attrezzata per la loro figlia che ha una grave disabilità (leggi qui l’articolo: https://www.ancoraonline.it/2025/12/24/il-grido-di-aiuto-di-patrizia-e-massimo-per-la-loro-figlia-con-disabilita-alla-vigilia-di-natale/), oggi vogliamo farvi ascoltare un’altra voce speciale: quella di Marco Mariani, un ingegnare informatico di 50 anni, residente a Martinsicuro, marito e padre, che da due anni è affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) , una malattia neurodegenerativa che colpisce le cellule nervose che controllano i muscoli, causando una progressiva perdita di forza muscolare e paralisi, pur lasciando intatte le facoltà cognitive.

Poiché tutto il resto del corpo è paralizzato, Marco comunica con il mondo attraverso gli occhi. Grazie ad una moderna e supertecnologica strumentazione, riesce a dare voce ai suoi pensieri fissando con gli occhi le lettere delle parole che vuole pronunciare.  E così, lentamente, sullo schermo appaiono i suoi pensieri e sul suo viso un bel sorriso, l’unico altro mezzo che ha per comunicare le sue emozioni.

Il sorriso di Marco mi dice che non è una persona triste. Al contrario, ha accolto pienamente la sua condizione di malato e questo gli consente di non essere più arrabbiato con la vita, bensì di volerla vivere fino in fondo con il massimo entusiasmo, consapevole dell’immenso dono che ogni giorno gli viene concesso. È per questo che ha anche voglia di scherzare! Quando gli chiedo “Come stai?“, Marco mi risponde con una battuta: “Come Biancaneve. Una favola!“. E sorride divertito. Marco mi dice anche che è molto felice: “Oggi più di ieri, perché la Potenza dello Spirito è travolgente!“. E sorride ancora.

Il sorriso di Marco mi interroga nel profondo. Come è possibile che un uomo nelle sue condizioni abbia un sorriso autentico e non di circostanza, come invece spesso se ne vedono per il mondo, in tante persone afflitte da problemi certamente meno gravi o invalidanti come il suo?!  Perché Marco, costretto a stare sdraiato su un letto tutto il giorno, apprezza il valore di ogni momento, lotta ogni giorno per essere una persona attiva e viva e per amare intensamente sua moglie e sua figlia, mentre molti di noi, pur liberi di vagare per il mondo, non sono felici?

Il sorriso di Marco mi arriva dritto al cuore. E mi chiedo: come è possibile che in Illinois, lo Stato d’origine di papa Leone XIV, sia stata appena approvata proprio in questi giorni una legge che consente il suicidio assistito per adulti con malattie terminali con una prognosi di sei mesi o meno, a partire da Settembre 2026?! Il Santo Padre, commentando la notizia, ha detto: “Invito tutti, soprattutto in questa festa di Natale, a riflettere sulla natura della vita umana, sul valore della vita umana. Dio si è fatto uomo come noi per mostrarci cosa significhi veramente vivere la vita umana”. La speranza e la preghiera del Pontefice è che “il rispetto per la vita torni a crescere in tutti i momenti dell’esistenza umana, dal concepimento alla morte naturale”.

Il sorriso di Marco mi stupisce, quasi mi sconvolge. Marco infatti mi dice che, dopo essere stato a Lourdes ed aver ricevuto una visita a casa dal vescovo Gianpiero Palmieri, ha pensato di scrivere un messaggio di auguri per tutti i nostri lettori, così da poter raccontare a tutti la gioia che il Signore ha portato nella sua vita. Ed è stata una gioia talmente grande che vuole provare a donare almeno un po’ di quella consolazione e di quella speranza che ha ricevuto.

Gesù è nato nel cuore di Marco. Ci auguriamo che, con il messaggio di Marco, che riportiamo integralmente, Gesù possa nascere nel cuore di ciascuno!

In occasione del Santo Natale, voglio portare alla vostra attenzione la mia umile testimonianza, legata a doppio filo con l’esperienza di Lourdes dello scorso Settembre. È stata, per me, un’occasione imperdibile di entrare in contatto diretto con il mio spirito, dimenticando la materia fisica, vittima della malattia.

In quel luogo mi sono sentito Marco – persona. E non Marco – malato sla. Quell’esperienza ha messo radici nel mio cuore e dissetato il mio spirito.

Oggi sono una nuova persona che vive pienamente la propria vita, a dispetto della malattia, che mi inchioda su un letto.

Il mio spirito è indomito! E, con l’aiuto del Signore Gesù, nessuna malattia potrà mai scalfirlo!

Le stessa percezione del tempo è per me cambiata, assumendo il ruolo di un mio alleato e non un tiranno a servizio della malattia.

Il tempo prezioso del Natale viene da me vissuto come una speciale rinascita, vivendo io ogni nuovo giorno come un dono prezioso di nuova nascita. Oggi, che scrivo con i miei occhi, conduco una vita piena. E con il mio sorriso, che si fa beffa degli altri muscoli, vittime della malattia, porto a voi questa testimonianza perché

possiate cogliere la grandiosità del dono della vita vissuta nel pieno della grazia del Signore!

Con il sorriso che solca il mio viso immobile, auguro alla comunità a cui appartengo un pieno e felice Natale di rinascita!”

Guarda qui il video: “https://drive.google.com/file/d/1fVsbQta4qzqQf8a8YcZ-2UfNc62ndcDR/view?usp=sharing“-

Carletta Di Blasio:

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  • Caro Signor Marco Mariani le porgo i miei più sentiti auguri a lei a alla sua famiglia , auguri per una vita donata a nostro Signore GesùCristo, rendendosi testimone e portatore di una speranza vissuta e condivisa. Grazie per la sua testimonianza , grazie per la sua nobiltà di animo, grazie perché ogni singolo giorno lei è luce donata.