ASCOLI PICENO – Giovedì 4 dicembre Vigili del fuoco e Marina Militare hanno celebrato insieme la loro Patrona, Santa Barbara, con una solenne cerimonia nel Duomo di Sant’Emidio ad Ascoli Piceno.
La giornata si è aperta presso la sede del Comando dei Vigili del fuoco del Piceno, dove è stata deposta una corona al monumento dei Caduti, accompagnata dalla benedizione di don Lino Arcangeli.
Alle 9:30 è stata celebrata la Santa Messa, presieduta da S.E. Mons. Gianpiero Palmieri, vescovo delle Diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, e concelebrata da don Lino Arcangeli e don Nicola Spinozzi. Una celebrazione unica per entrambe le Diocesi, che ha rafforzato il senso di appartenenza alla stessa Chiesa particolare.
Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili e militari: il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, il sindaco di Ripatransone Alessandro Lucciarini De Vincenzi, il sindaco di Grottammare Alessandro Rocchi, il Prefetto Sante Copponi, il Questore Aldo Fusco, rappresentanti delle istituzioni regionali e diverse associazioni combattentistiche e d’arma. Presenti anche il direttore generale dell’AST di Ascoli Piceno Antonello Maraldo, il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco ing. Daniele Centi e il Comandante della Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto, capitano di fregata Giuseppe Quattrocchi.
Nell’omelia, Mons. Palmieri ha espresso la gioia di vedere riuniti Vigili del fuoco e Marina Militare per la ricorrenza della loro Patrona:
«Siamo accomunati dalla stessa Santa, dallo stesso territorio e dalla stessa coraggiosa dedizione al bene comune. Il pericolo affrontato dai Vigili del fuoco è diverso da quello della Marina, il fuoco e l’acqua sembrano persino opposti, eppure entrambi richiedono grande coraggio, lo stesso che animò Santa Barbara».
Il vescovo ha ricordato come il coraggio dei martiri – e in particolare di Barbara – non sia solo una dote naturale, ma un dono di Dio che permette di vedere la realtà in modo nuovo, anche nei momenti più difficili.
«Per affrontare situazioni di pericolo occorrono coraggio, fede, fiducia, determinazione. Il coraggio nasce nel cuore, là dove abita Dio e dove possiamo trovare la forza di compiere cose che mai avremmo pensato possibili», ha concluso.
Al termine della celebrazione sono state recitate le preghiere del Vigile del fuoco e del Marinaio, affidando il servizio quotidiano alla protezione di Santa Barbara.
Nei saluti finali, il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco, ing. Centi, e il Comandante della Capitaneria di porto, capitano di fregata Quattrocchi, hanno ribadito l’importanza del lavoro di squadra, della presenza sul territorio e della dedizione con cui i loro uomini e donne operano ogni giorno. Sono stati inoltre ricordati i colleghi caduti o rimasti feriti in servizio.
La cerimonia si è conclusa con la solenne benedizione impartita da Mons. Palmieri con la reliquia di Santa Barbara e con la tradizionale foto di gruppo.