(Foto SCV)

“Il taglio dell’albero non è un atto irrispettoso, ma il frutto di una gestione forestale oculata, dove il prelievo è parte di una cura attiva che garantisce la salute del bosco e tiene sotto controllo la sua crescita”.

Così mons. Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone, in un’intervista a vaticanstate.va, commentando l’arrivo a Roma dell’abete rosso che sarà allestito in Piazza San Pietro per il Natale 2025. L’albero, proveniente dalla Val d’Ultimo in provincia di Bolzano, è alto 25 metri e pesa 80 quintali. È stato tagliato alle 5 di lunedì 24 novembre ed è stato inviato a Roma come dono dei comuni di Lagundo e Val d’Ultimo, territori caratterizzati da masi antichi, laghi, torrenti, boschi e vaste distese di prati. Insieme all’abete destinato alla Piazza verranno portati in Vaticano altri 40 alberi di dimensioni più piccole, che addobbati saranno collocati in uffici e palazzi della Santa Sede. Il servizio di custodia forestale ha effettuato la selezione secondo criteri di sostenibilità, scegliendo esemplari maturi il cui prelievo favorisce il ricambio naturale. Mons. Muser ha ricordato che “in Alto Adige, la riforestazione non è un semplice progetto, ma una pratica consolidata e un pilastro della gestione forestale sostenibile, dove per ogni albero tagliato se ne piantano nuovi, garantendo boschi sani e resilienti per le generazioni future”. L’albero rimarrà esposto fino alla conclusione del Tempo di Natale.

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