DIOCESI – Tanta commozione a San Filippo Neri per la prima Messa del neo-sacerdote Don Giovanni Rossi. Di origini ascolane, 29 anni, quinto di otto figli, con la vocazione nata nel Cammino Neocatecumenale, già missionario con esperienze nelle povertà di Australia, Israele, Papua Nuova Guinea e infine Malta, da un anno presente nella Parrocchia di San Filippo Neri sotto la guida del Parroco Don Gianni Croci, domenica 23 novembre si è presentato ufficialmente alla Comunità come novello sacerdote.
In una chiesa letteralmente gremita, nonostante il freddo pungente e l’orario un po’ tardo della funzione, Don Giovanni era visibilmente commosso. “Risparmiamo al nuovo presbitero l’omelia – ha detto il parroco Don Gianni Croci – Oggi con Don Giovanni c’è un presbiterio in festa: il nostro Vicario generale Don Patrizio Spina, Don Pierluigi Bartolomei, Don Roberto Antonio Melone, il nostro “vicino di casa” qui alla Gran Madre di Dio, il nostro storico Don Gabriele Paoloni, Don Nicola Spinozzi, Fr. Peter Paul Sultana della parrocchia maltese di Manikata, dove è stato il nostro Don Giovanni Rossi, e Francesco Bollettini, che ieri sera è stato ordinato sacerdote con lui dal nostro Vescovo Gianpiero”. A prestare il proprio servizio all’altare anche il Diacono Walter Gandolfi.
L’omelia di Don Gianni: “Caro Don Giovanni da oggi questa diventa la tua grande famiglia. Ognuno di noi è stato creato a immagine di Gesù. Ricorda che l’Amore di Dio passa per la morte; infatti la Regalità di Cristo è raccontata nel Vangelo della Passione. Gesù non è venuto a salvare se stesso, ma noi. Metti in conto che anche tu, come Gesù, sarai deriso: resisti, non scoraggiarti mai; infatti si muore solo quando si vive solo per se stessi. Sii il prete di tutti e per tutti, in particolare per chi è povero e solo. Dio non guarda l’esteriorità, ma vede e conosce il cuore. Non avere paura, lasciati guidare dal Signore e voi, Comunità, state vicine ai preti, come in una famiglia che non si chiude, ma accoglie.
Il Vangelo di oggi ci insegna che il ladrone buono è stato salvato dalla forza della Preghiera. La Croce non è un fallimento, ma il trionfo dell’Amore. L’unica salvezza dell’uomo è in Cristo Risorto. Ricorda, Don Giovanni, che l’annuncio passa più che per le parole, per la prossimità. Ti affidiamo alla Vergine Maria”.
La Chiesa era letteralmente gremita di parrocchiani e anche di tanti catecumeni, con molti fedeli provenienti da Ascoli, vari gruppi ecclesiali e perfino una delegazione da Malta guidata da Fr. Peter Paul Sultana della parrocchia di Manikata, dove è stato Don Giovanni Rossi. Il Consiglio Pastorale di San Filippo Neri, nella persona di Maria Emma, ha voluto donare al novello sacerdote un computer e un libro realizzato dai ragazzi appositamente per Don Giovanni. “Siamo orgogliosi di te – ha detto la presidente del Consiglio Pastorale con commozione.
Don Giovanni Rossi: “Ringrazio tutti voi dal profondo del mio cuore: Don Gianni, Don Gabriele e tutta la Comunità di San Filippo Neri. Ringrazio soprattutto la mia famiglia, che mi ha condotto qui con la sua immensa fede: in molti momenti è stata la mia ancora di salvezza. Grazie, e grazie a voi che siete intervenuti stasera, al Cammino Neocatecumenale e a tutti i gruppi qui presenti. Mi avete fatto conoscere l’Amore di Dio. Questa giornata è un sigillo del Suo amore. Non conto io, ma Gesù Cristo, che voglio annunciare. Grazie di cuore a tutti!”.
Dopo la funzione ci si è ritrovati tutti insieme a festeggiare sul sagrato in modo conviviale e come all’improvviso il freddo tagliente non si sentiva più: ovunque vi erano solo sorrisi, brindisi e felicità.
Tanti auguri, Don Giovanni! Che il Signore ti accompagni!