X

L’ultimo regalo di padre Giuseppe Crocetti alla Chiesa locale. La gratitudine di don Lorenzo Bruni

DIOCESI – A distanza di una settimana dalla esequie di padre Giuseppe Crocetti, ci giunge la notizia dell’ennesimo dono che il religioso sacramentino ha voluto fare alla nostra Chiesa diocesana: tutta l’ampia raccolta di volumi presenti nella sua biblioteca personale sarà destinata alla Scuola di Formazione Teologica, da lui stesso fondata nel lontano 1974.

Abbiamo incontrato don Lorenzo Bruni, l’attuale direttore della Scuola, per saperne di più su questo prezioso dono e per tracciare un ricordo del compianto padre Crocetti.

In cosa consiste questa raccolta di volumi? 

Essendo stato impossibilitato da motivi familiari a partecipare alle esequie di padre Giuseppe, nei giorni scorsi mi ha raggiunto telefonicamente don Gian Luca Pelliccioni, annunciandomi la volontà, da parte della Comunità Sacramentina, di destinare alla nostra Scuola il cospicuo patrimonio librario, meticolosamente scelto e accumulato nel corso dei decenni da padre Crocetti, prima studente, poi docente e preside della nostra realtà formativa e di altre istituzioni accademiche del territorio piceno.

Per manifestare fin da subito la mia gratitudine ai Padri Sacramentini, mi sono recato di persona presso lo studio privato di padre Crocetti, ove per adesso è conservata questa collezione, accompagnato dal Superiore della Comunità, padre Silvano Nicoli. Da quel che ho potuto vedere in questo primo sopralluogo, salta all’occhio la preziosità di questa raccolta, sia per eterogeneità dei volumi sia per la diversa epoca di pubblicazione. Vi sono, ad esempio, testi in lingua, oltre che italiana, anche francese e tedesca. Ho trovato inoltre diversi dizionari di scienze teologiche e naturalmente commentari e studi di Sacra Scrittura, disciplina nella quale padre Giuseppe era esperto conoscitore, nonché appassionato ricercatore. Vi sono poi anche collezioni quasi complete di riviste specialistiche, a partire dai primi numeri pubblicati.

Dove verrà conservato questo prezioso patrimonio culturale?

Siamo alla ricerca, insieme con il vescovo Gianpiero Palmieri, di un luogo idoneo alla conservazione ma, al tempo stesso, alla consultazione di questi volumi, perché la memoria di padre Giuseppe Crocetti non resti chiusa negli scaffali dentro quattro mura, bensì diventi stimolo per gli studenti della Scuola e per tutti coloro che desiderino approfondire lo studio della teologia e delle Sacre Scritture: sarebbe auspicabile infatti che, insieme ad altri fondi librari già in possesso della Scuola, anche questo venisse impiegato come patrimonio non solo della comunità scolastica, ma anche di una più ampia cerchia di utenti.

Cosa ha rappresentato padre Crocetti per  Scuola di Formazione Teologica, da poco divenuta interdiocesana? 

Il legame di padre Giuseppe con la Scuola è vivo fin dalla sua fondazione. Il giovane religioso, infatti, ebbe l’intuizione di crearla sulla spinta delle indicazioni della Chiesa post conciliare, che apriva più largamente ai laici la conoscenza e l’approfondimento delle discipline teologiche per la propria crescita nella fede, ma anche per un servizio di insegnamento nella scuola. In effetti, nei primi anni di esistenza, la nostra Scuola rilasciava titoli validi per l’insegnamento della Religione Cattolica, mentre poi sarebbe passata, supportata sempre dai vescovi diocesani, a preparare quanti nelle comunità cristiane avrebbero svolto un particolare servizio ministeriale, affiancando in questo le proposte degli Uffici Pastorali e delle iniziative formative a carattere regionale o nazionale.

Per oltre un quarantennio padre Giuseppe è stato non solo l’ideatore ed il fondatore della Scuola, ma anche l’anima  e il motore primo di ogni sua iniziativa, raccogliendo presso l’istituto dei Padri Sacramentini, generazioni e generazioni di studenti che oggi lo ricordano con immutato affetto e con grande stima, celebrandone l’intuizione pastorale e anche una capacità di relazioni umane che è alla base di ogni contesto formativo, specialmente all’interno della comunità ecclesiale. Non sarebbe affatto fuori luogo che nel prossimo futuro la Scuola stessa portasse il suo nome, ora che è giunta a superare ormai il mezzo secolo di storia, rimando fedele ai principi fondativi, ma sposando anche responsabilità di formazione sempre più urgenti dal punto di vista pastorale, sempre a servizio del vescovo diocesano che, in quanto presidente, dà ad essa una precisa rotta da perseguire.

Qual è il suo personale ricordo di padre Crocetti?

Ho conosciuto padre Giuseppe già da ragazzo, frequentando io stesso la Scuola che ora mi trovo a dirigere, in preparazione a diversi ministeri laicali che il mio parroco mi chiese di accogliere e di vivere all’interno della mia parrocchia di origine (n.d.r. comunità San Giovanni Battista di Grottammare). Mi colpì il fatto di vederlo con in mano sempre un testo delle Sacre Scritture, a significare la sua relazione viva con la Parola di Dio, che per primo cercava di mettere a frutto nella testimonianza personale, prima ancora che nell’insegnamento agli altri.

Era un uomo di grande umiltà, al quale tutti però hanno unanimemente riconosciuto un enorme bagaglio culturale: una persona così è sempre più difficile da trovare ai nostri giorni, forse anche per la mancanza di tempo materiale che i sacerdoti possono impiegare nella ricerca teologica e nello studio personale.

Quasi fino in ultimo, ha accompagnato tante persone attraverso una puntuale newsletter settimanale con la quale continuava la sua opera di approfondimento biblico e di divulgazione scientifica sui testi sacri. Tantissime le pubblicazioni da lui curate, principalmente sui libri della Bibbia, ma anche di carattere spirituale, che, raccolte insieme, vanno a costituire un fondo nel fondo dei volumi da lui lasciati.

C’è in programma un omaggio speciale a padre Crocetti nelle prossime settimane?

Sicuramente sì, non solo perché è doveroso, ma perché ne sentiamo il bisogno. Sarebbe bello e significativo poter celebrare un ricordo di padre Giuseppe insieme al nostro vescovo, ai docenti e agli alunni – vecchi e nuovi – della nostra Scuola.

Carletta Di Blasio:

View Comments (2)

  • L amore e la gratitudine per la Scuola per Padre Giuseppe e tutti gli insegnanti non finiranno mai
    GRAZIE

  • Infinitamente grata a padre Crocetti per la fondazione della scuola che ho avuto il piacere di frequentare per alcuni anni..lo ricorderò per la sua cultura e le sue doti di simpatia e tanta umiltà. Grazie ai docenti che continuano l'opera del caro padre