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FOTO Colonnella, due appelli alla solidarietà: uno per la donazione degli organi e uno per una vera pace a Gaza

COLONNELLA – Sono stati giorni molti significativi quelli vissuti nell’ultima settimana dalla comunità colonnellese, che si è fermata a riflettere su due temi di grande attualità: la donazione degli organi e le drammatiche condizioni di vita a Gaza.

“Il valore del dono e della solidarietà”:
consegnati due attestati di riconoscimento morale per due grandi gesti di generosità

Venerdì 24 Ottobre, alle ore 20:30, presso la Sala Flaiano, in Colonnella, si è tenuto l’incontro pubblico dal titolo “Il valore del dono e della solidarietà”, il terzo ed ultimo appuntamento tra quelli promossi ed organizzati dall’associazione “Amici del Cuore” nell’ambito della Giornata Nazionale delle Pubbliche Assistenze che ricorreva proprio quella sera.

L’evento ha registrato la partecipazione del poeta Gabriele Ruggieri, grande cultore del dialetto abruzzese, del prof. Pio Basilico, noto filosofo abruzzese, docente di Storia e Filosofia e autore anche di numerosi testi, e del M. Rita Maria Pierannunzi, che ha intrattenuto il pubblico presente con musica dal vivo.

Durante la serata è stata sottolineata l’importanza del donare gli organi, un gesto semplice che però può salvare la vita di molte persone. Sono stati ricordati due gesti di grande generosità compiuti da due cittadini colonnellesi, verso i quali la comunità ha voluto esprimere tanta gratitudine.

A Nazzareno Schiavoni è andato un attestato di merito per l’alto senso civico, avendo donato il suo midollo spinale nel 1983, un ‘epoca in cui ancora la donazione degli organi non era così frequente. A Cinzia Giuliani, invece, è stato consegnato un attestato alla memoria del marito Riccardo De Fulgentiis, i cui organi furono donati con grande generosità a seguito della sua scomparsa prematura ed improvvisa.

Oltre ai due riconoscimenti, è stato consegnato anche un attestato di merito ad una concittadina che ha seguito da vicino ed apprezzato tutte gli incontri dell’associazione e che ha partecipato a numerose iniziative della comunità, spendendosi in prima persona: si tratta di Pina Olivieri, da tutti conosciuta come la “maestra Pina“.

“Siamo molto soddisfatti di aver pensato a questi tre eventi – dichiara Angelo Di Pizio, presidente dell’associazione “Amici del Cuore” – , che, oltre ad averci regalato dei momenti di commozione, gioia e condivisione, sono stati anche educativi: abbiamo toccato, infatti, due temi di grande attualità, come il bullismo e la donazione degli organi. Ci auguriamo che gli incontri possano essere stati di spunto per una riflessione più approfondita sui temi affrontati”.

Foto di Cristina Di Quirico

“Rifletto(ri) su Gaza”: la testimonianza diretta della dott.ssa Raffaela Baiocchi,
ginecologa e coordinatrice medica di Emergency nella Striscia di Gaza

A tenere il banco della giornata di Sabato 25 Ottobre a Colonnella è stato, invece, un altro tema tanto importante quanto attuale, quello delle condizioni di vita nel territorio di Gaza in cui, nonostante la tregua concordata, purtroppo spesso si riscontrano violazioni del “cessate il fuoco“.
La Sala Flaiano, infatti, ha ospitato un evento organizzato dal Collettivo “Vibrata per la Palestina”, dal titolo “Rifletto(ri) su Gaza”, che ha registrato la partecipazione dell’autrice Marta Viola, in qualità di conduttrice della serata, e della dott.ssa Raffaela Baiocchi, ginecologa e coordinatrice medica di Emergency a Gaza, che ha portato la sua testimonianza sul campo.

Collaboratrice di Emergency dal 2007, la dott.ssa Baiocchi da dieci anni è anche responsabile dei progetti di salute della donna nella divisione medica della celebre associazione umanitaria italiana fondata da Gino Strada. La sua vasta esperienza sul campo le ha quindi permesso di raccontare le difficoltà degli operatori umanitari ad entrare nel territorio della Striscia di Gaza e di fare un appello affinché non cada il silenzio su quella parte di mondo: “In questo tempo di tregua, in realtà non sempre il ‘cessate il fuoco’ viene rispettato e si riscontrano anche bombardamenti. Il rischio allora è quello di non renderci veramente conto di ciò che sta accadendo e di far cadere il silenzio su Gaza, una terra in cui quello che non sono riuscite a fare le armi, ora purtroppo potrebbe essere compiuto dalla carestia che sta sfiancando il popolo palestinese. Solo l’1,5% dei terreni destinati all’agricoltura ed all’allevamento è rimasto intatto. Più del 70% della flotta dei pescherecci è stato distrutto. Pertanto anche l’approvvigionamento locale, che è già difficile in tempo di pace, ora è reso ancora più complicato. Immaginate quindi una piccola lingua di territorio che per metà è ancora sotto occupazione militare e che ospita 2 milioni di persone che non hanno da mangiare. Tra i vari motivi per classificare la morte dei pazienti, ce ne sono alcuni assurdi, umanamente assurdi, come ad esempio quella di ‘morti da aiuti umanitari’, cioè persone che sono morte durante la distribuzione degli aiuti, situazioni rivelatesi trappole di morte per via dei lanci aerei del materiale, la congestione ai valichi per l’arrivo di pochi tir rispetto alla popolazione bisognosa e le violenze riscontrate nei siti della Gaza Humanitarian Foundation”.

La relatrice, che è specializzata in Ginecologia ed Ostetricia ed ha operato anche in altri scenari critici, come l’Afghanistan e il Sudan, ha illustrato la situazione attuale nella Striscia di Gaza, raccontando la sua esperienza diretta sul campo: “Attualmente, nella Striscia di Gaza, calcolando il suolo realmente calpestabile – escludendo quindi i luoghi con le macerie e le aree militari – ogni persona ha un metro e mezzo quadrato su cui stare, tanta è la densità di popolazione. Ho visto personalmente tutte le malattie indotte dalla condizione di sovraffollamento. Più del 60% della popolazione ha pidocchi, acari e pulci. Le fognature sono saltate, quindi nell’aria c’è un forte fetore e l’acqua è contaminata. L’età media della popolazione si è molto abbassata, è di 20 anni. Le donne, soprattutto ragazze, non hanno un bagno, né l’acqua corrente né il sapone e ogni mese hanno il ciclo senza poter indossare assorbenti e senza potersi lavare. Mi sento quindi di raccontare, oltre alla sofferenza, anche la resilienza che contraddistingue la popolazione civile palestinese,  la quale, laddove sta vivendo situazioni che non uccidono il corpo, tuttavia sta vivendo situazioni che uccidono la dignità: eppure, nonostante tutto, la popolazione mostra una forza, una tenacia immensa ed una dignità incredibili“.

Al termine dell’intervento della dott.ssa Baiocchi, che è stato coinvolgente e a tratti anche commovente, è stato ricordato che il prossimo 14 Novembre, al ristorante Zenobi di Colonnella, si svolgerà un altro momento di testimonianza con la dott.ssa Raffaella Baiocchi e con il volontario Salvatore D’Ascenzo, a cui seguirà una cena di solidarietà per la popolazione palestinese. Parte del ricavato sarà infatti devoluto ad Emergency per la cura delle vittime civili.

Marta Viola,  che fa parte di “Vibrata per la Palestina” e ha condotto l’incontro, afferma: “Ascoltare l’esperienza diretta di Raffaela Baiocchi è stato molto prezioso. Ha iniziato il suo intervento dicendo che Gaza non la vedi, finché non ci arrivi proprio a ridosso. Sembra che per vederla, devi proprio volerlo. E in un momento in cui, ancora, i diritti del popolo palestinese non trovano rispetto e giustizia, questi momenti di condivisione sono ancora più necessari. Perché ci obbligano a vedere, a sapere, a non voltarci dall’altra parte. ‘Rifletto(ri) su Gaza’ ha avuto questo obiettivo e la grande ed attenta partecipazione che abbiamo avuto come risposta indica quanto le persone vogliano vedere Gaza e la sua realtà, nonostante tutti i tentativi di seppellirla.

 

Rifletto(ri) su Gaza – Foto di Cecilia Marconi

 

Rifletto(ri) su Gaza – Foto di Cecilia Marconi

 

Rifletto(ri) su Gaza – Foto di Paolo Di Carlo

 

Rifletto(ri) su Gaza – Foto di Paolo Di Carlo

 

 

Carletta Di Blasio: