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Ascoli, sabato 1 novembre ‘Romeo e Giulietta’ al Filarmonici: gli studenti protagonisti sul palco

ASCOLI PICENO – Sabato 1° novembre, il Teatro Filarmonici di Ascoli ospiterà una straordinaria produzione teatrale di Romeo e Giulietta, la celebre tragedia di William Shakespeare, interpretata da un cast speciale di studenti delle scuole secondarie ascolane. Questo evento segna l’inizio di un nuovo progetto teatrale denominato “WE WILL”, ideato da Generazione Fly, la costola associativa della Fly Communication, attiva da oltre 20 anni nella promozione culturale e teatrale nel Piceno.

L’obiettivo di “WE WILL” è coinvolgere gli studenti locali nell’allestimento annuale di un’opera shakespeariana, offrendo loro l’opportunità non solo di salire sul palco come attori, ma anche di cimentarsi in ruoli come scenografi, costumisti e tecnici, sotto la guida di esperti del settore. La partecipazione avviene tramite un bando rivolto alle scuole, e ogni anno un gruppo di giovani talenti avrà la possibilità di essere inserito in un cast che collabora con attori professionisti. In questa prima edizione, a prendere parte al progetto sono stati gli studenti del liceo classico ‘Stabili-Trebbiani’, che con impegno e passione stanno dando vita a questa imponente produzione.

L’opera di Shakespeare, in programma il 1° novembre in due repliche (alle 17:00 e alle 21:00), sarà diretta dal regista Christian Mosca, con un adattamento dei testi curato dal Prof. Cesare Catà, esperto di Shakespeare, che ha fornito al cast lezioni di approfondimento sull’autore e sulle sue opere. Un progetto che punta anche a valorizzare la formazione dei ragazzi, non solo sul piano artistico, ma anche umano, aiutandoli a sviluppare competenze spendibili nel mondo del lavoro e nella vita di tutti i giorni.

Alla conferenza di presentazione, che si è tenuta oggi a Palazzo dei Capitani, erano presenti Massimiliano Brugni, Vicesindaco del Comune di Ascoli, che ha patrocinato l’iniziativa, insieme al Presidente della Fly Communication, Christian Mosca, al numero uno di Generazione Fly, Giorgio Olori, alla professoressa Paola Bellini, coordinatrice del progetto, e al direttivo della Fly Communication. Tra gli interventi, anche quello di Brugni che ha sottolineato come il progetto possa rappresentare una risorsa fondamentale per i giovani, soprattutto in un momento storico in cui è sempre più difficile per loro entrare in contatto e interagire con il mondo esterno.

Christian Mosca ha spiegato che “We will” è un’iniziativa a lungo termine, destinata a crescere ed evolversi negli anni. Ogni anno, sarà lanciato un nuovo bando per coinvolgere un gruppo di giovani in un processo creativo che spazia dalla recitazione alla preparazione tecnica del palcoscenico. “Non è solo un corso di teatro, ma un’opportunità per apprendere diverse competenze. Siamo convinti che questo progetto possa essere un antidoto alle difficoltà che molti ragazzi stanno vivendo, come la chiusura verso gli altri e l’isolamento sociale.”

Giorgio Olori, Presidente di Generazione Fly, ha aggiunto che il nome del progetto, “Fly”, non è casuale: rappresenta la volontà di guardare al futuro e di far crescere giovani talenti non solo come attori, ma come professionisti in diversi ambiti. “Dietro al mestiere di attore c’è un intero mondo di competenze che vanno oltre la recitazione: dalla scenografia alla gestione delle luci e dei costumi.”

Paola Bellini, professoressa e coordinatrice del progetto, ha condiviso il suo entusiasmo per l’opportunità offerta agli studenti: “Questi ragazzi non imparano solo un copione, ma sviluppano abilità che possono essere utili in qualsiasi ambito, anche al di fuori del palcoscenico.”

Il cast di Romeo e Giulietta ha espresso il proprio entusiasmo per l’esperienza, con Erika Franceschini, attrice professionista ascolana, che ha dichiarato: “Il bello di questo progetto è vedere l’entusiasmo dei ragazzi. Io stessa ho imparato molto da attori più esperti negli anni, e ora sento di avere la responsabilità di trasmettere loro qualcosa.”

Anche i giovani protagonisti, Antonio Pantanelli e Martina Nardini, hanno raccontato la loro esperienza: “Per noi non è solo recitare, ma un’occasione per aprirci e crescere insieme. È emozionante far parte di questo progetto che ci unisce come gruppo e ci fa sentire parte di qualcosa di grande.”

Il progetto non finisce qui: Angelo Spadea, membro del direttivo della Fly Communication, ha proposto di includere anche persone con disabilità nelle prossime edizioni, per favorire l’integrazione e arricchire ulteriormente l’esperienza di tutti i partecipanti.

Per ulteriori informazioni e per acquistare i biglietti, è possibile scrivere a generazionefly@gmail.com.

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