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Sant’Egidio, “Aspettando i Santi … passeggiamo in Paradiso”

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Nella parrocchia Sant’Egidio Abate, in Sant’Egidio alla Vibrata, guidata dal parroco don Luigino Scarponi, torna l’iniziativa “Aspettando i santi … Passeggiamo in Paradiso”. L’appuntamento, giunto ormai alla quinta edizione, è per Venerdì 31 Ottobre 2025, alle ore 21:00, presso l’oratorio di Villa Marchesa.

La spettacolazione di quest’anno, preparata come di consueto dai catechisti della parrocchia insieme ai bambini e ai ragazzi del catechismo, si intitola “Verso l’alto”, espressione molto cara a San Pier Giorgio Frassati, che la usava come motto per la sua vita. Filo conduttore della serata, sarà infatti, la santità di questo studente italiano, canonizzato lo scorso 7 Settembre 2025 insieme a San Carlo Acutis, che sarà l’altro protagonista della rappresentazione. Insieme a loro, anche Santa Maria Goretti, venerata dalla Chiesa come “martire della purezza“, vittima di omicidio a seguito di un tentativo di stupro e maestra di misericordia verso il suo uccisore, al quale concesse il perdono poco prima di morire.

Tre giovani per coinvolgere i nostri giovani – dichiara Sonia Faenza, che ne ha curato la sceneggiatura -: “Pier Giorgio era un esperto scalatore e con il suo motto, ‘Verso l’alto!’, inviterà il pubblico ad alzare lo sguardo al Paradiso. Sotto l’ albero della vita dai dodici frutti spirituali, seduto tranquillamente su di una panchina, egli ospiterà gli altri due santi: Maria e Carlo. I tre giovani, che hanno vissuto e colto i tre dei dodici frutti spirituali, quali la Carità, la Castità e la Gioia, converseranno insieme e ricostruiranno attraverso alcune scene di vita vera e racconti dal Paradiso, la loro storia di santità”.

“La rappresentazione sarà divertente e dinamica – assicura Faenza -. Per esempio San Carlo Acutis, esperto di informatica, mostrerà un computer a San Pier Giorgio Frassati, che non ha conosciuto questo strumento tecnologico, e gli farà vedere delle sue foto, alcune a lui note perché scattate in vita, altre assolutamente a lui sconosciute perché scattate dopo la sua morte. Quali saranno queste foto? La sceneggiatura, che passa con naturalezza dal Paradiso alla terra e dalla terra al Paradiso per ben due volte, tra momenti esilaranti ed altri commoventi, ha lo scopo di creare nel pubblico la sensazione che le due realtà, Cielo e terra, sono intimamente legate e corrispondenti, che la morte non è la fine di tutto e che la santità è un dono. Piergiorgio, Maria e Carlo potrebbero essere classificati oggi tra quelli che i giovani chiamano ‘sfigati’, cioè sfortunati. Essi, invece, mostrano come la santità sia ordinaria e come Dio possa coltivarla ovunque, anche dove potrebbe sembrare impensabile“.

L’iniziativa coinvolge circa 15 bambini di varie fasce di età, dalla 3° classe della Scuola Primaria fino alla 1° della Secondaria di Primo Grado, oltre a una ventina di giovani ed adulti che reciteranno o che hanno curato le coreografie, i costumi, la scenografia, la recitazione, i canti e l’animazione corale.

Ecco allora l’invito che Faenza, a nome di tutti i catechisti, rivolge ai nostri lettori: “Invitiamo la comunità santegidiese e anche i cittadini delle località limitrofe a venire a vedere la nostra piccola rappresentazione, che ha già portato frutti di santità: la cooperazione tra parrocchiani di diverse fasce di età e la gioia di molti fedeli, sia adulti che bambini. Ringraziamo quindi don Luigino, per averci proposto l’iniziativa, e tutti coloro che in qualche maniera hanno collaborato”.

Carletta Di Blasio:

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  • Bellissima iniziativa, anche se non riuscirò ad esserci i miei complimenti anticipatamente a tutti e in particolare a Don Luigino.
    E anche dagli USA: “ Verso l’Alto”❤️
    Ana Maria