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Castignano, l’addio commosso a Mattia Martoni (17 anni), Don Vincenzo: “Gesù ha preso per mano Mattia che sapeva sempre amare”

CASTIGNANO – Una folla commossa ha gremito ieri la chiesa di Sant’Egidio, a Castignano, per l’estremo saluto a Mattia Martoni, il giovane tragicamente scomparso sabato in un incidente stradale a Rotella.
Accanto alla mamma Daniela, al papà Giuseppe, alla sorella Alessia e al fratello Cristian, ai nonni, ai parenti e agli amici, c’erano anche i compagni di scuola e di calcio, oltre ai rappresentanti istituzionali di Castignano, Rotella e Ascoli Piceno, uniti in un grande abbraccio collettivo.

La prematura scomparsa di Mattia ha sconvolto l’intera comunità: non solo Castignano, dove viveva, ma anche Rotella, paese d’origine dei nonni materni, e Ascoli Piceno, dove frequentava l’Istituto Agrario “Celso Ulpiani”.

La messa è stata presieduta da don Vincenzo Catani, parroco di Castignano, insieme ad altri sacerdoti concelebranti. Durante l’omelia, visibilmente commosso, don Vincenzo ha faticato a trattenere la voce: «Invece di risposte, ci vengono in mente solo dei “perché”», ha detto. «Ma se siamo qui, così numerosi, questo deve dirci qualcosa. Non solo commozione, ma un invito alla riflessione, alla fede e al senso di comunità in questo momento di dolore».

Richiamandosi alla lettura del Libro della Sapienza, il parroco ha ricordato l’episodio evangelico di Gesù a Nain, quando ridiede la vita al figlio unico di una madre in lacrime: «Anch’io», ha aggiunto, «vorrei essere come Gesù, avere la sua capacità di compiere miracoli. Vorrei restituire Mattia alla mamma Daniela, al papà Giuseppe, ad Alessia e a Cristian. Ma Dio ha un disegno diverso per lui».

Il sacerdote ha poi sottolineato la compassione di Gesù: «Gesù soffre con noi, piange con noi. Da sabato mattina piange con questa comunità la perdita di Mattia».

E ha concluso: «Gesù ora prende per mano Mattia e lo accompagna in una nuova dimora, in un bagliore di luce. È questa la fede che ci sostiene nei momenti più bui».

Le parole del Vescovo e della comunità

Al termine del rito sono state lette le lettere di vicinanza e affetto per la famiglia, inviate dal Vescovo Gianpiero Palmieri – impossibilitato a partecipare di persona -, dalle istituzioni, dagli amici, dai compagni di scuola e dalla dirigente dell’Istituto Agrario.

Nel suo messaggio, il Vescovo ha invitato tutti alla speranza: «L’Eucaristia che celebrate oggi vi aiuta ad attraversare il dolore per rinascere. Ogni domenica, nella Pasqua settimanale, sentirete Mattia ancora presente tra voi, perché dove c’è Gesù risorto, c’è anche lui».

Le parole del Vescovo Palmieri:

Il ricordo degli amici

Tra le lacrime, gli amici hanno ricordato l’ultima serata di Mattia: una serata serena, trascorsa dopo una partita di calcio in cui aveva segnato un gol, seguita da una cena in allegria.
Anche i compagni di scuola lo hanno salutato con parole piene di gratitudine: «Potevamo sempre contare su di te. Avevi un sorriso unico, coraggio e forza: saranno la spinta per tutti i nostri successi».

Le parole degli amici:

Il saluto della famiglia

Commovente anche la lettera scritta dai familiari, letta in chiesa da don Vincenzo: «Mattia, anima pura e bella, come una farfalla volata via troppo presto», hanno scritto. «Promettiamo di portare avanti i tuoi sogni, la tua passione e il tuo progetto di vita. Non ti preoccupare: resteremo noi cinque, uniti per sempre».

Le parole della famiglia:

 

All’uscita dalla chiesa, tra gli abbracci e il silenzio della folla, palloncini bianchi e celesti si sono alzati verso il cielo, simbolo del viaggio leggero e luminoso di Mattia verso la pace eterna.

Ana Fron:

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  • Che Maria tenga stretto Mattia nel suo amoroso abbraccio e pensando alla sua Famiglia... che il Signore la conforti e la tenga salda nella Speranza che un giorno si rivedranno..!