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Iniziata la Scuola di Formazione Teologica Interdiocesana, Vescovo Palmieri: “Grande ricchezza per le nostre comunità”

DIOCESI – “È una grande ricchezza per le nostre comunità il fatto che ci sia una buona Scuola di Teologia e che la piattaforma del piano formativo si ampli e sia pensata sempre di più in relazione a tutti gli altri progetti formativi che la Diocesi già fornisce nelle Associazioni, nei Movimenti o attraverso i vari Uffici Pastorali. L’obiettivo è quello di offrire una proposta formativa che sia davvero ricca e che vada incontro alle esigenze di tutti, in modo tale che la vita della comunità cristiana, della nostra Diocesi, delle Parrocchie, dei Cristiani, possa essere sostenuta, stimolata. incitata,  ed incoraggiata. E le parole che avete detto – e che ho ascoltato con attenzione – mi fanno capire che stiamo andando nella direzione giusta, quindi sono per me fonte di grande incoraggiamento”.

Lo ha affermato ieri, Venerdì 17 Ottobre 2025, il vescovo Gianpiero Palmieri, durante l’assemblea inaugurale del nuovo anno accademico della Scuola di Formazione Teologica Interdiocesana, che si è tenuta presso i locali adiacenti alla cattedrale Santa Maria della Marina in San Benedetto del Tronto, dopo aver ascoltato le riflessioni degli studenti e dei docenti presenti.

Tra questi ultimi, il direttore della Scuola, don Lorenzo Bruni, docente di Ecclesiologia e Trinitaria, la vicedirettrice Francesca Benigni, docente di Sacramentaria e Ministerialità, la prof.ssa Donatella Ferretti, docente di Antropologia Filosofica; don Gian Luca Pelliccioni, docente di Teologia Fondamentale; la prof.ssa Giancarla Perotti, docente di Storia delle Religioni. A loro si sono aggiunti successivamente anche don Francesco Mangani, docente di Mariologia, e don Paolo Sabatini, docente di Patrologia, i quali, al termine dell’assemblea, hanno tenuto le prime lezioni del nuovo anno accademico.

Laici formati per incarnare il nuovo modello di Chiesa, frutto del cammino sinodale

Durante l’assemblea, che si è svolta a partire dalle ore 18:00, il vescovo Gianpiero ha sottolineato l’importanza di due documenti che saranno punti di riferimento per la decisioni future della Scuola.

Ha affermato mons. Palmieri: “Siamo in una fase della vita della Chiesa dove si sta proprio riflettendo sulla formazione. Il prossimo 25 Ottobre la Chiesa italiana, con i suoi 1.500 delegati, all’assemblea sinodale approverà un Documento di cui un terzo è dedicato proprio alla formazione. Verranno approvate alcune proposizioni alle quali stiamo lavorando da quattro anni: si tratta di proposte che sono state pensate, condivise, discusse ed emendate, quindi quello che verrà votato, visto che proviene da un cammino sinodale, condiviso con tantissime persone, sarà una piattaforma con cui varrà la pena confrontarsi perché ci coinvolge in maniera diretta”.

“Altrettanto importanti – ha proseguito il vescovo – sono le parti contenute nel Documento finale del Sinodo mondiale sulla Sinodalità, che riguardano la formazione”. Si tratta di un testo di circa 50 pagine che sintetizza il lavoro di tre anni di dialogo ecclesiale, approvato nella sua interezza dall’Assemblea Sinodale e pubblicato da Papa Francesco a fine 2024.

Palmieri ha spiegato la centralità di questi due documenti nell’ambito della formazione, “perché in un certo senso provano a sognare la Chiesa del futuro. Secondo me, quella dei prossimi dieci anni. Ed è un modello di Chiesa con cui siamo chiamati a confrontarsi. La formazione che facciamo serve per sostenere e per incarnare – se ci piace – quel modello di Chiesa lì. Attenzione! Lo schema non è assolutamente quello di qualcuno che decide e noi che applichiamo. È, al contrario, un documento frutto di una riflessione che viene dal basso, composto in base ai contributi provenienti dalle Diocesi, le quali, a loro volta, hanno recepito i contributi delle Parrocchie. Anche il contributo della Chiesa di Ascoli e di San Benedetto è stato mandato fedelmente a Roma e ha contribuito, insieme a tanti altri, al documento finale che sarà quindi di stimolo per mettere ancora meglio a fuoco come vogliamo la formazione”.

Ha poi aggiunto mons. Palmieri: “Quello che stiamo vivendo è un momento molto vivace, molto interessante, in cui c’è un grande movimento, ci sono tanti input e lavoriamo su delle proposte che poi sperimentiamo per migliorare la formazione dei singoli cristiani, degli operatori pastorali, ma anche di tutti quelli che, pur non essendo credenti, sono interessati a conoscere la riflessione teologica e culturale della Chiesa. In passato, era molto frequente vedere persone che contrapponevano una formazione teologico-culturale ad una formazione spirituale. Io ho l’impressione che questa separazione in questi ultimi tempi sia stata ormai superata. Mi sembra di incontrare sempre più persone che dicono che la formazione teologica che fanno le aiuta anche proprio nella vita personale, spirituale. E questo mi piace molto!”.

Una Chiesa diocesana che investe anche per la formazione del clero

Il vescovo Palmieri ha infine precisato che, accanto alla formazione teologica dei laici, le Diocesi del Piceno stanno investendo molto anche sulla formazione del clero.

Don Domenico Poli, ad esempio, già docente della Scuola di Formazione Teologica, sta facendo alcuni approfondimenti teologici sulla Sacra Scrittura in Terra Santa, precisamente a Gerusalemme.

Francesco Bollettini, che a breve sarà ordinato presbitero, e il giovane Emanuele Sebastiani, che sta per diventare diacono, stanno approfondendo gli studi di Teologia Biblica a Roma.

Giovanni Rossi, invece, ha appena iniziato gli studi di Sacramentaria ad Ancona, mentre don David Montalvo Abadias sta frequentando l’ultimo anno di Teologia Morale a Roma.

Don Daniele De Angelis, Don Rodolfo De Santis e Don Paolo Simonetti stanno frequentando un corso triennale per consulenti familiari, che li condurrà a fare un lavoro di accompagnamento alle famiglie.

Al termine dell’assemblea il segretario della Scuola, l’ing. Alessio Perotti, ha raccolto le prime adesioni, contando già 30 iscritti.

Carletta Di Blasio: