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A Monsampolo la preghiera interreligiosa per la Pace con don Patrizio Spina, Sonia Bali (Induismo), l’imam Mustapha Batzami (Comunità Musulmana d’Abruzzo) e Nicolae Simion (Chiesa Ortodossa)

 

MONSAMPOLO DEL TRONTO – Come alimentare la speranza per un mondo di pace? Con il dialogo, il rispetto reciproco e momenti di comunione condivisi. Come quello di Sabato 18 Ottobre 2025 organizzato dall’associazione Kairos, a Monsampolo del Tronto, dove si terrà il “Diwali 2025“, la tradizionale festa indù delle luci che registrerà la partecipazione dei rappresentanti delle maggiori fedi presenti sul territorio, i quali si incontreranno per pregare insieme per il dono della pace. Tra di loro anche don Patrizio Spina.

L’appuntamento è in piazza Binny, dalle ore 15:00 alle ore 22:00, e prevede la presenza anche di Sonia Bali, referente dell’induismo per Abruzzo e Marche, l’imam Mustapha Batzami, guida spirituale della prima comunità musulmana d’Abruzzo e del Centro di cultura islamica di Teramo, e Nicolae Simion, rappresentante della Chiesa ortodossa.

Simonetta Sgariglia, presidente di Kairos, spiega: “La festa sarà l’occasione per pregare ancora una volta per la pace. Come già avvenuto in altre circostanze durante alcune iniziative organizzate da noi cristiani, questa volta saremo noi a ricambiare la cortesia e a partecipare ad una festa tradizionale religiosa di un’altra fede. La presenza di don Patrizio, insieme agli altri rappresentanti religiosi, è un chiaro segno di dialogo interreligioso, un’arma potente contro ogni divisione tra gli uomini. In un momento storico in cui in diverse parti del mondo soffiano venti di guerra, riunire persone di religioni diverse per pregare insieme non è così scontato. Ricordiamo che la pace non è solo assenza della guerra, ma anche armonia e concordia: nel cuore, per essere capaci di amare tutti, nella mente per pensare a come fare bene il bene, e nelle azioni, per agire concretamente nella storia, sia nella piccola storia della nostra quotidianità, sia nella grande storia che leggiamo sui libri”.

Questo il programma dell’intensa giornata.

Ore 15,00: attività per tutti i bambini; realizzazione di mehndi, ovvero tatuaggi temporanei realizzati con henné naturale; mostra dei kolam, in italiano rangoli, ovvero disegni decorativi molto colorati realizzati principalmente con polveri colorate, petali o farina, usati per decorare gli ingressi delle case;  concorso a premi.

Ore 17,30: preghiera interreligiosa per la pace con i rappresentanti di varie fedi presenti sul territorio;

Ore 19,30:  degustazione di piatti tipici della tradizione culinaria asiatica a cura della comunità indiana;

Ore 22.00: accensione delle diyas, tradizionali lampade ad olio tipiche del subcontinente indiano, fatta di argilla, di ottone o altri metalli, utilizzate per scopi religiosi e decorativi; piccoli fuochi d’artificio per concludere la serata.

La presidente Sgariglia racconta: “Al corso di Lingua Italiana per stranieri, che abbiamo organizzato nel nostro oratorio, partecipano numerosi Indiani che, nel raccontarsi agli altri studenti di nazionalità diverse, hanno parlato più volte della loro festa delle luci, una celebrazione induista che simboleggia la vittoria del bene sul male, della luce sull’oscurità e della conoscenza sull’ignoranza. È nata così, da parte di tutti, la curiosità di conoscere meglio questa tradizione e di viverla insieme. Gli Indiani presenti sul nostro territorio la festeggiano da tempo, ma questa è la prima volta che viene condivisa con tutta la comunità. Noi abbiamo accettato volentieri di offrire gratuitamente gli spazi dell’oratorio, dopo aver ricevuto il consenso del nostro parroco don Andrea Tanchi.

Riteniamo sia significativo tenere un incontro del genere in un oratorio, uno spazio che nella storia è sempre stato un luogo di accoglienza, comunione e ripartenza per gli ultimi, i poveri, gli stranieri; un luogo in cui la preghiera degli umili, di quelli dimenticati da tutti, viene ascoltata dal Signore, che non fa differenza di provenienza, nazionalità o fede religiosa. Ci piace partecipare al momento di festa e di gioia che la comunità indiana vivrà, dando un segno concreto di dialogo e condivisione. Stare insieme si può e siamo sicuri che sarà anche un arricchimento per tutti”.

L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio della Provincia, delle Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e delle Parrocchie di Monsampolo del Tronto, vanta anche la collaborazione dell’impresa sociale Kronos e dell’associazione Colibrì.

 

 

Carletta Di Blasio:

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  • io nn posso partecipare di persona ma sarò con voi in un abbraccio grande! in preghiera uniti come Gesù vuole! tante benedizioni!