“La vera pace non è solo il tacere delle armi, ma anche la pace nelle nostre menti, nei nostri cuori e nelle nostre relazioni reciproche. Solo così possiamo essere autentici testimoni del messaggio di Cristo e superare l’odio, la divisione e la violenza”. Con queste parole i presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa rivolgono “un sentito appello a tutti i fedeli a pregare per una “pace disarmata e disarmante”, come indicato da Papa Leone XIV. Lo fanno nel comunicato finale diffuso oggi al termine dell’Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee) che si è tenuta a Fátima dal 7 al 10 ottobre 2025. “I partecipanti all’Assemblea – si legge nel comunicato – hanno discusso la situazione attuale in Europa, ricordando le sofferenze persistenti causate dalle guerre in Ucraina e in Terra Santa, nonché in numerose altre regioni lacerate dall’odio e dalla violenza”. Da qui l’appello a pregare per la pace. “Il messaggio della Madonna di Fatima – scrivono i vescovi – rimane ancora oggi di grande urgenza. Ella ci invita a impugnare le armi della pace: la preghiera e la conversione”.

Durante l’Assemblea, i Presidenti hanno riflettuto sul tema: “Come essere discepoli missionari in un’Europa secolarizzata”. Nel suo discorso di apertura, mons. Gintaras Grusas, presidente del Ccee, ha espresso gratitudine a Papa Leone XIV per la sua vicinanza al Ccee e il suo incoraggiamento per gli sforzi nel campo dell’evangelizzazione, della sinodalità e del dialogo ecumenico, e nell’impegno per la pace. Ed ha annunciato che la cerimonia di firma della Charta Oecumenica aggiornata, si terrà a Roma il 5 novembre 2025. “Come vescovi e pastori d’Europa – si legge nel comunicato -, siamo chiamati a camminare in modo sinodale: ad ascoltare i nostri popoli, a dialogare con un mondo secolarizzato, a discernere come lo Spirito Santo continua ad agire anche dove meno ce lo aspettiamo. La sinodalità non è solo un metodo ecclesiale: è un atteggiamento missionario, un modo di guardare il mondo con gli occhi della misericordia. Non siamo inviati a convincere l’Europa con argomenti, ma a riconquistarla con l’amore”.

I partecipanti hanno riflettuto sulla situazione del continente affrontando varie questioni: il processo di scristianizzazione delle società, migrazioni, pandemia di Covid-19 e guerra in Ucraina. In particolare, i presidenti delle Conferenze episcopali hanno espresso “profonda preoccupazione per la salvaguardia del creato” ed hanno concordato di inviare una lettera congiunta a Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, in vista del vertice COP30 di Belém a novembre, esortando “le istituzioni europee ad agire con decisione per proteggere la nostra ‘casa comune’”.

La prossima Assemblea Plenaria si terrà a Salisburgo, in Austria, dal 27 al 30 ottobre 2026.

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