X

Grottammare, la comunità si prepara alla festa in onore di San Carlo Acutis

GROTTAMMARE – La comunità di Grottammare si prepara a vivere con grande partecipazione l’ultima giornata del triduo in onore di San Carlo Acutis, in vista della prima festa liturgica dedicata al giovane Santo, molto amato soprattutto dai ragazzi e dalle famiglie.

Il triduo, iniziato giovedì 9 ottobre, si concluderà questa sera con il Rosario alle ore 18.00 e la Santa Messa alle 18.30, guidata dal parroco don Federico Pompei, che in questi giorni ha accompagnato la comunità con momenti di preghiera e riflessione sulla figura del giovane santo.

Il centro delle celebrazioni sarà domani, domenica 12 ottobre, giorno della festa liturgica di San Carlo Acutis, con le Sante Messe alle ore 7.30, 10.00, 11.30 e 18.30. Tutte le celebrazioni saranno arricchite da momenti di meditazione e preghiera in onore di San Carlo.

Un elemento significativo di questo triduo è stata la statua del Beato Carlo Acutis, contenente una reliquia del giovane Santo. La statua è stata collocata nella Chiesa di San Pio V grazie al contributo di circa 100 donatori, in seguito all’iniziativa di Simone Incicco, direttore del giornale diocesano L’Ancora, e di Giulia Damiani, responsabile dell’Adorazione Eucaristica Perpetua, al sostegno del Parroco Don Federico Pompei e dell’intera comunità.
L’opera, realizzata in legno, scolpita e dipinta a mano con colori a olio, proveniva da un laboratorio artigianale di Ortisei specializzato nella creazione di statue per chiese, ed è stata acquistata tramite l’Editrice Shalom.

In contemporanea, è aperta la mostra fotografica, fino al 26 ottobre, “San Carlo Acutis, un giovane vivissimo”, realizzata da padre Roberto Brunelli dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali insieme alla Parrocchia Cristo Re.
Il percorso fotografico ripercorre, attraverso immagini e testi, la vita e la testimonianza di San Carlo, canonizzato lo scorso 7 settembre a Roma, invitando i visitatori a lasciarsi ispirare dal suo messaggio di autenticità e gioia cristiana: «Essere originali e non fotocopie».

«Siamo tutti invitati – ricorda don Federico – e invitiamo a condividere questo momento con familiari e amici, affinché la festa di San Carlo diventi per tutti un’occasione di grazia, di preghiera e di rinnovata speranza».

Redazione: