ARQUATA DEL TRONTO – Si è conclusa con esito positivo la Conferenza dei Servizi Speciale, coordinata dalla Struttura  Commissariale Sisma 2016, per l’intervento di restauro e risanamento conservativo della  Rocca medioevale di Arquata del Tronto (AP), simbolo identitario del comune arquatano e  del Piceno.  

La Rocca di Arquata, rimasta in piedi nonostante la devastante scossa della notte del 24  agosto e quella micidiale da magnitudo 6,5 del 30 ottobre, è da sempre un presidio di  resilienza per l’intera comunità. Il suo profilo, visibile anche da lontano, rimanda a  un’entità forte, storica, da proteggere, tutelare e far rinascere. 

Il progetto definitivo della Rocca, del valore complessivo di 5.289.183,49 euro, prevede  interventi di miglioramento sismico, risanamento conservativo e restauro del complesso  fortificato, oltre a opere finalizzate alla rifunzionalizzazione e valorizzazione degli spazi,  all’abbattimento delle barriere architettoniche e al recupero dei percorsi di accesso e del  contesto paesaggistico circostante. 

Grazie al costante coordinamento della Struttura Commissariale Sisma 2016 e alla  collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, l’intervento potrà ora passare alla fase esecutiva,  avviando il percorso verso il completo recupero e la restituzione alla collettività di un bene  di grande valore storico, culturale e simbolico. 

La fortezza medievale di Arquata è un tipico esempio di architettura militare  dell’Appennino umbro-marchigiano del XIII secolo. Dall’aspetto compatto, isolata ed  austera, domina il paesaggio circostante ed era circondata da un verde parco solcato da  sentieri e viottoli che la collegavano al centro abitato.

Secondo la tradizione popolare, la Rocca fu anche residenza della regina Giovanna d’Angiò  tra il 1420 e il 1435. La sovrana avrebbe promosso la ricostruzione della fortezza che  all’epoca rappresentava l’ultimo avamposto di difesa del Regno di Napoli. Da questa storia  trae origine l’appellativo di “Castello della Regina Giovanna”, ancora oggi radicato nella  memoria collettiva del luogo. 

Il Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli,  ha dichiarato: «La Rocca di Arquata del Tronto non è solo un monumento: è il genius loci  di una comunità che non si arrende, profondamente legata alla propria storia e capace di  rigenerarsi anche dopo le prove più dure. Restituirla alla fruizione pubblica significa sanare  una ferita e riaffermare il legame tra ricostruzione materiale e rinascita sociale e culturale.  L’esito positivo della Conferenza dei Servizi rappresenta un importante passo avanti nel  percorso che stiamo portando avanti per restituire ai cittadini luoghi simbolo della loro  storia e del loro orgoglio. Il futuro di Arquata passa anche da qui, dal recupero di ciò che il  sisma ha ferito ma non cancellato.» 

Il sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi, commenta: «È una giornata importante  per Arquata. Ora può partire anche la nostra Rocca: il cronoprogramma prevede, nell’arco  di un paio di mesi, la redazione e l’approvazione del progetto esecutivo e, entro la fine  dell’anno, la gara. La Rocca è il nostro baluardo, e ringraziamo la Struttura Commissariale  per i fondi aggiuntivi destinati al restauro. Rappresenta la forza e la tenacia degli arquatani,  e la ricostruzione sarà mirata al mantenimento dell’impianto medioevale per renderla di  nuovo visitabile. Tornerà ad essere il nostro monumento, un museo a cielo aperto, la  leggendaria casa della regina Giovanna e il luogo da cui abbracciare con lo sguardo tutta la  vallata del Tronto.» 

La Rocca è inserita nel borgo capoluogo di Arquata del Tronto, dove è stata avviata la pre cantierizzazione da parte di un pool di imprese per un investimento complessivo di 71  milioni di euro dedicato alla ricostruzione post-sisma 2016. Gli interventi riguardano la  stabilizzazione del colle, la realizzazione di terrazzamenti, la sistemazione dei sottoservizi  e l’implementazione di avanzate infrastrutture antisismiche. Un passaggio fondamentale 

per consentire poi, in piena sicurezza, l’avvio della ricostruzione delle abitazioni e degli  edifici pubblici. 

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